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L'Atalanta si affida a Palladino. Dopo averlo valutato (e scartato) a giugno scorsoTUTTO mercato WEB
Oggi alle 08:00Serie A
di Andrea Losapio

L'Atalanta si affida a Palladino. Dopo averlo valutato (e scartato) a giugno scorso

Raffaele Palladino sperava nella chiamata dell'Atalanta. Perché, una volta capita la malaparata per la panchina della Juventus, l'idea era quella di ricominciare a brevissimo giro di posta con una panchina importante. Non è un enorme salto rispetto a Firenze, al netto della storia recente, ma di certo trova una piazza che negli ultimi anni è stata abituata bene: buoni risultati, grande gioco. Forse nessuno si aspetta più l'Europa - i bergamaschi in questo sono molto pratici, nel momento di doversi ridimensionare per un anno - ma almeno divertirsi. Cosa che non è (mai) successa con l'Atalanta di Ivan Juric che, comunque, ha 7 punti in Champions e può guardare al futuro abbastanza positivamente. C'è la Coppa Italia, obiettivo (molto) sensibile. Per una piazza che ha vinto solamente due volte, una a distanza di 61 anni dall'altra, un trofeo ha sempre un sapore più che particolare. Come per il Bologna. Sono competizioni che piacciono e che sono considerate alla portata, seppur non ogni anno. Tre finali perse bruciano come sale sulla ferita, anche perché sono cinque consecutive considerando le altre con Fiorentina e Napoli, prima di questo secolo. Palladino era stato valutato e scartato a giugno scorso. Il perché non è poi dato sapere, visto che Juric arrivava da un anno non straordinario, mentre quello del napoletano era tutto sommato positivo. Dagli errori possono nascere situazioni migliori. Anche perché, peggio delle ultime settimane, è anche difficile.