Ricci dice chi è il più forte della sua carriera. E punta in grande per se stesso
Samuele Ricci, dopo un inizio complicato con tante panchine e uno scarso minutaggio, ha 'sfruttato' l'infortunio di Rabiot per giocare diverse partite da titolare nel Milan e per ritrovare la convocazione in Nazionale dopo due tornate di assenza. E non può che mostrare soddisfazione: "Sono stati mesi di crescita, comunque sono passato da un club dove giocavo sempre e trovavo tanto spazio, fino ad arrivare in Nazionale, a un club dove c'è giustamente una concorrenza molto più elevata e in cui ho trovato meno spazio. Fortunatamente in queste ultime partite sono riuscito a dare continuità e trovare minuti, riconquistando la Nazionale. È molto importante per me".
Il ruolo
Ad aiutarlo nella crescita, oltre ad un guru della panchina come Massimiliano Allegri e ad una leggenda del centrocampo come Rino Gattuso, c'è il compagno di squadra in rossonero Luka Modric: "Luka è il giocatore più forte che ho incontrato in carriera. Al di là della qualità, mi ha colpito la sua umiltà, l'importanza che dà a ogni compagno e la disponibilità che dà. A quarant'anni non penso siano cose scontate, e credo siano gli aspetti da rubargli". Un aspetto potrebbe essere quello della completezza del ruolo; Ricci ha spesso giocato da mediano davanti alla difesa, ma al Milan viene impiegato più da mezzala: "Penso di poter fare entrambi i ruoli, in base a cosa viene chiesto. Oggi tanti giocano con le mezzali di inserimento, ma anche di costruzione. Posso fare entrambi i ruoli".
La benedizione di Allegri
Allegri, come detto, ha un occhio di riguardo per lui: "Ci capiamo bene, abbiamo - ha dichiarato Ricci - anche lo stesso senso dell'umorismo. Sta andando molto bene, è un grande allenatore e non lo devo dire io: sta creando qualcosa di importante, il Milan arrivava da un anno complicato e adesso penso che stiamo facendo molto bene. Abbiamo avuto anche momenti di difficoltà e abbiamo perso un po' troppi punti, però la mano del mister si vede".
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