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Milan, Riccio: "Paquetá ha margini di crescita incredibili"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 22 gennaio 2019, 23:45Serie A
di Tommaso Bonan

Milan, Riccio: "Paquetá ha margini di crescita incredibili"

Nel corso della puntata de 'L'Inferno' in onda su Milan TV, è intervenuto il vice allenatore rossonero Luigi Riccio. Queste le sue dichiarazioni: "Zapata ha sempre dimostrato professionalità, anche nel corso della scorsa stagione. Quando è stato chiamato in causa è sempre stato esemplare e vero professionista. Molte volte ha stretto denti e giocato comunque, anche non al top della condizione, dando tutto per la maglia. Parliamo di un difensore forte, di un centrale che copra spazi aperti perché ha velocità e controllo della linea. Per noi è una perdita importante come lo era Musacchio quando aveva problemi".

La solidità difensiva ritrovata: "Noi staff ci crediamo e facciamo lavorare tutta la squadra nella fase di non possesso. Ad inizio stagione subivamo gol ad inizio gara, molti erano evitabili ed alcuni completamente casuali. Ora ci sta andando bene anche se non sempre è tutto perfetto, possiamo sempre comportarci in maniera migliore. Abbiamo ampi margini di crescita e dobbiamo lavorarci sù, non dobbiamo mollare nulla perché la difesa va allenata ogni settimana".

I cambiamenti del Milan causati dagli infortuni: "Abbiamo dovuto spesso portare modifiche all'idea originale del nostro gioco, anche se quella non è mai cambiata. Quando abbiamo perso Biglia, sapevamo che Bakayoko avesse caratteristiche diverse e non potevamo chiedergli le stesse cose. Discorso identico con l'uscita di scena di Bonaventura che ci dava moltissimo palleggio e transizione, abbiamo dovuto modificare con due mediani. Ecco spiegato perché spesso abbiamo chiuso con due linee da quattro, cercando velocemente le punte offensive. Ma banalmente, con Musacchio in campo aumenta il palleggio mentre con Zapata ce n'è meno ma aumenta la velocità. Lo stesso Calhanoglu mezz'ala porta più palloni ma meno movimenti verso la porta. È normale che per quello che abbiamo passato siamo stati costretti spesso a modificare le cose, spesso in corsa".

Il rientro di Conti: "Con Andrea abbiamo vissuto il secondo infortunio da vicino, sappiamo bene quanto sia dura e difficile rientrare da operazioni così grave. Gli stiamo dando pian pian minutaggio, anche se lui mentalmente ha grandissima voglia e personalità. Il rischio però è di perdersi nella crescita perché per noi è un giocatore formidabile. A Genoa è entrato con difficoltà, ha preso colpi sul ginocchio e spesso era troppo sotto nella profondità di Kouamé e costringe gli altri difensori a cambiare la linea. Si era smarrito, poi è salito e ha preso coraggio portando qualità che ha in tutte le zone, che sia dal fondo o sulla trequarti. Ma lo ripeto, per noi è fondamentale".


La gestione del possesso palla contro il Genoa: "Paquetá e Calhanoglu sono sostanzialmente due trequartisti che si abbassano a centrocampo, quindi la nostra idea era uscire con il pallone aiutandoci anche con Bakayoko. Soltanto che è stato difficile nel primo tempo, eravamo perimetrali e non trovavamo gli appoggi, spesso ci mancava il movimento della mezz'ala e Bakayoko non trovava lo smarcamento del compagno. Il Genoa però era piazzato bene e chiudeva gli spazi nella prima frazione".

La crescita di Bakayoko: "Non sarà mai un playmaker alla Pirlo o alla Jorginho, ma ha fisicità e si fida moltissimo dei suoi mezzi. Spesso riesce a proteggere la palla con il corpo in modo che altri non possono. Deve curare di più lo smarcamento, la posizione del corpo, noi lo vediamo molto bene in mezzo o all'occorrenza mezz'ala in futuro".

Il futuro di Paquetá: "Può diventare veramente un giocatore importantissimo per il nostro futuro, appena perde un po' di leziosità sarà ancora più forte. Deve sì provare le sue giocate ma imbrigliare la fantasia nei canali giusti. Già ora può fare il trequartista o la mezz'ala, può crescere in ogni ruolo perché non gli manca nulla. Dal mio punto di vista ha possibilità di crescita incredibili, e ancora non conosce la lingua, il campionato e parlare con i compagni. Ma è rapido nel capire ciò che gli viene chiesto, stiamo lavorando moltissimo con lui anche con le sessioni video per facilitare il tutto".

La crescita fisica del Milan: "Noi siamo sempre stati conosciuti per palleggio e qualità, mai per la fisicità. Spesso abbiamo sofferto per le palle inattive, ora per tutta una serie di motivi abbiamo più centimetri e più chili in campo".