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Milan-UEFA, trattativa in corso per un accordo extra giudiziario
Il Milan e l’UEFA stanno trattando, nel dettaglio, un accordo extragiudiziale per evitare di finire nuovamente davanti al TAS. È questo quello che è emerso nelle ultime ore, con i rossoneri che puntano a smussare la sentenza della Camera Giudicante che, oltre alla multa economica, ha imposto il raggiungimento del break-even entro la stagione 2020-21, pena l’esclusione dalle coppe europee per una stagione.
TAVOLO APERTO – I legali del Milan e dell’UEFA sono in costante contatto e la volontà delle parti è quella di dirimere la questione con un accordo che soddisfi tutti. Da via Aldo Rossi sono stati chiari e i punti richiesti sono i seguenti: allungamento della tempistica per rientrare nei parametri, possibilità di poter investire sul mercato per rendere competitiva la squadra e un’eventuale sanzione da parte dell’UEFA che sia emessa non a priori, come lo è adesso, ma al termine del periodo di monitoraggio. In più c’è la questione legata al bilancio 2017-18, che il Milan punta a far passare come anno franco, in modo tale da non dover esser giudicato anche per questa situazione assai particolare, in quanto Elliott ha ereditato i conti dalla fallimentare gestione cinese.
PIANO B - Il ricorso al TAS, per ora, non è stato schedulato, ma non è nemmeno stato formalmente ritirato. Il Milan punta all’accordo extra giudiziario, ma se ciò non dovesse succedere, allora si rivolgerebbe ai giudici di Losanna che, pochi giorni fa, hanno dato contro l’UEFA, accogliendo il ricorso del PSG, dando un ulteriore colpo alla credibilità del Fair Play Finanziario.
TAVOLO APERTO – I legali del Milan e dell’UEFA sono in costante contatto e la volontà delle parti è quella di dirimere la questione con un accordo che soddisfi tutti. Da via Aldo Rossi sono stati chiari e i punti richiesti sono i seguenti: allungamento della tempistica per rientrare nei parametri, possibilità di poter investire sul mercato per rendere competitiva la squadra e un’eventuale sanzione da parte dell’UEFA che sia emessa non a priori, come lo è adesso, ma al termine del periodo di monitoraggio. In più c’è la questione legata al bilancio 2017-18, che il Milan punta a far passare come anno franco, in modo tale da non dover esser giudicato anche per questa situazione assai particolare, in quanto Elliott ha ereditato i conti dalla fallimentare gestione cinese.
PIANO B - Il ricorso al TAS, per ora, non è stato schedulato, ma non è nemmeno stato formalmente ritirato. Il Milan punta all’accordo extra giudiziario, ma se ciò non dovesse succedere, allora si rivolgerebbe ai giudici di Losanna che, pochi giorni fa, hanno dato contro l’UEFA, accogliendo il ricorso del PSG, dando un ulteriore colpo alla credibilità del Fair Play Finanziario.
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