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TMW - Sarri e la percentuale al Sassuolo: perché la Juve non cede Demiral
Fabio Paratici ci aveva visto lungo: Merih Demiral ha fatto centro. Dal famoso foglietto del ds bianconero in poi, il difensore turco si è preso le luci della ribalta in Serie A. Sei mesi ad altissimo livello con la maglia del Sassuolo, poi la chiamata della Juventus: un affare da 18 milioni di euro. Per ora, come vedremo. Adesso, ci pensano il Milan e la Roma, come pure lo Zenit all’estero. Tutte alla ricerca di un rinforzo in difesa, con l’idea che convincere la Juve non sia così difficile. Demiral accende il mercato? Non proprio.
CESSIONE DA ESCLUDERE. Ha fatto discutere il prezzo da 40 milioni di euro ipotizzato negli ultimi giorni. Ma come, la Juventus chiede più del doppio di quanto speso solo poco tempo fa? Non proprio: in questo momento, quei 40 milioni non sarebbero neanche sufficienti a smuovere la società bianconera, che non considera affatto la possibilità di una cessione a titolo definitivo. Per ragioni tecniche, che affronteremo, ma anche per un motivo economico.
LA METÀ VA AL SASSUOLO. Nell’accordo col club emiliano, è prevista un’altissima percentuale sull’eventuale cessione di Demiral. A seconda della fonte interpellata, il 40 o addirittura il 50%. In pratica, se la Juventus cedesse il turco già in questa sessione, dovrebbe poi girare ai neroverdi metà di quanto incassato. I conti sono presto fatti: in caso di cessione a 36 milioni, i bianconeri rientrerebbero soltanto dei 18 appena spesi. Con 40 milioni, il plusvalore si fermerebbe di fatto a 2, al di là delle regole contabili di bilancio: ecco perché la Vecchia Signora ha raffreddato gli animi di qualsiasi interlocutore.
DEMIRAL COLPISCE. C’è poi un altro dato, quello tecnico-tattico per così dire: Demiral ha impressionato, dicevamo, in Serie A, e sta colpendo Sarri in queste prime settimane di ritiro. La Juve non ha mai nascosto di voler valutare da vicino il giocatore, e in questo momento i riscontri sono più che positivi. Di conseguenza, anche la strada di un prestito, soluzione che non dispiacerebbe per esempio alla Roma e che sulla carta sarebbe anche possibile, non è ad oggi presa in considerazione da Paratici.
LE STRADE DEL MERCATO SONO INFINITE. Ad oggi, dicevamo, perché nel mercato non bisogna mai precludere alcuna strada. Da qui all’inizio del campionato passerà tanto tempo, le valutazioni di Sarri continueranno, e le richieste per Demiral non mancheranno. Gli scenari ipotizzabili: inserire Demiral in un grandissimo affare internazionale, oppure acconsentire al prestito negli ultimi giorni di mercato. La prima strada, va detto, è pura speculazione, per quanto il giocatore piaccia a diversi top team in giro per l’Europa. La seconda, che ripetiamo al momento la Juve esclude, è sulla carta più percorribile, ma a quel punto potrebbero essere le squadre interessate (a partire dal Milan) a essersi mosse in altre direzioni per soddisfare le proprie necessità.
DEMIRAL O RUGANI?
Infine, c’è da valutare la rosa bianconera nel suo complesso, in particolare in difesa. Demiral e De Ligt sono, rispettivamente, del ‘98 e del ‘99: entrambi non “pesano” sulle liste Serie A e Champions. Nel reparto arretrato, i centrali a disposizione di Sarri sono in questo momento cinque: forse troppi, ma capitan Chiellini è reduce da diversi acciacchi, ragion per cui a Torino staranno ben attenti ad alleggerire il reparto. Per quanto visto sinora, peraltro, Demiral sembra avanti anche a Daniele Rugani nelle preferenze del tecnico toscano. Sarri stima l’italiano, che ha allenato a Empoli, ma Rugani nella gestione Allegri non è cresciuto quanto sarebbe stato lecito attendersi, per le più disparate ragioni. Detto che Daniele non pare avere alcuna intenzione di lasciare la Juve, se tra i due centrali dovesse partirne uno, sarebbe più semplice immaginare che fosse proprio lui, magari proprio in direzione Roma o Milano, anche se sul tema si torna nel campo delle ipotesi. Quel che è certo, a oggi, è che la Juve non ha alcuna intenzione di privarsi di Demiral, e anzi sul giovane talento di Karamürsel punta davvero forte.
CESSIONE DA ESCLUDERE. Ha fatto discutere il prezzo da 40 milioni di euro ipotizzato negli ultimi giorni. Ma come, la Juventus chiede più del doppio di quanto speso solo poco tempo fa? Non proprio: in questo momento, quei 40 milioni non sarebbero neanche sufficienti a smuovere la società bianconera, che non considera affatto la possibilità di una cessione a titolo definitivo. Per ragioni tecniche, che affronteremo, ma anche per un motivo economico.
LA METÀ VA AL SASSUOLO. Nell’accordo col club emiliano, è prevista un’altissima percentuale sull’eventuale cessione di Demiral. A seconda della fonte interpellata, il 40 o addirittura il 50%. In pratica, se la Juventus cedesse il turco già in questa sessione, dovrebbe poi girare ai neroverdi metà di quanto incassato. I conti sono presto fatti: in caso di cessione a 36 milioni, i bianconeri rientrerebbero soltanto dei 18 appena spesi. Con 40 milioni, il plusvalore si fermerebbe di fatto a 2, al di là delle regole contabili di bilancio: ecco perché la Vecchia Signora ha raffreddato gli animi di qualsiasi interlocutore.
DEMIRAL COLPISCE. C’è poi un altro dato, quello tecnico-tattico per così dire: Demiral ha impressionato, dicevamo, in Serie A, e sta colpendo Sarri in queste prime settimane di ritiro. La Juve non ha mai nascosto di voler valutare da vicino il giocatore, e in questo momento i riscontri sono più che positivi. Di conseguenza, anche la strada di un prestito, soluzione che non dispiacerebbe per esempio alla Roma e che sulla carta sarebbe anche possibile, non è ad oggi presa in considerazione da Paratici.
LE STRADE DEL MERCATO SONO INFINITE. Ad oggi, dicevamo, perché nel mercato non bisogna mai precludere alcuna strada. Da qui all’inizio del campionato passerà tanto tempo, le valutazioni di Sarri continueranno, e le richieste per Demiral non mancheranno. Gli scenari ipotizzabili: inserire Demiral in un grandissimo affare internazionale, oppure acconsentire al prestito negli ultimi giorni di mercato. La prima strada, va detto, è pura speculazione, per quanto il giocatore piaccia a diversi top team in giro per l’Europa. La seconda, che ripetiamo al momento la Juve esclude, è sulla carta più percorribile, ma a quel punto potrebbero essere le squadre interessate (a partire dal Milan) a essersi mosse in altre direzioni per soddisfare le proprie necessità.
DEMIRAL O RUGANI?
Infine, c’è da valutare la rosa bianconera nel suo complesso, in particolare in difesa. Demiral e De Ligt sono, rispettivamente, del ‘98 e del ‘99: entrambi non “pesano” sulle liste Serie A e Champions. Nel reparto arretrato, i centrali a disposizione di Sarri sono in questo momento cinque: forse troppi, ma capitan Chiellini è reduce da diversi acciacchi, ragion per cui a Torino staranno ben attenti ad alleggerire il reparto. Per quanto visto sinora, peraltro, Demiral sembra avanti anche a Daniele Rugani nelle preferenze del tecnico toscano. Sarri stima l’italiano, che ha allenato a Empoli, ma Rugani nella gestione Allegri non è cresciuto quanto sarebbe stato lecito attendersi, per le più disparate ragioni. Detto che Daniele non pare avere alcuna intenzione di lasciare la Juve, se tra i due centrali dovesse partirne uno, sarebbe più semplice immaginare che fosse proprio lui, magari proprio in direzione Roma o Milano, anche se sul tema si torna nel campo delle ipotesi. Quel che è certo, a oggi, è che la Juve non ha alcuna intenzione di privarsi di Demiral, e anzi sul giovane talento di Karamürsel punta davvero forte.
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