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TMW - Rodrigo, Rafinha e i retroscena sulla paradossale rottura del Valencia
Una situazione al limite del paradosso. Perché quello del Valencia è un progetto, una realtà costruita nel corso dei mesi e nei confronti della quale adesso Peter Lim ha deciso di invertire la marcia. Un atteggiamento difficile da spiegare con raziocinio, quello del numero uno, che in molti aspetti del mercato si affida e confida ad agenti e intermediari, come nel caso Rodrigo, e non al suo tandem di mercato formato da Mateu Alemany e da Pablo Longoria.
No al mercato, rottura totale La frattura con il compartimento sportivo è surreale. Lim si affida e fida di Mendes, tanto da spingere per la cessione di Rodrigo all'Atletico Madrid. Un addio che sbloccherebbe Angel Correa al Milan che dovrebbe però risolvere prima la grana André Silva, guarda un po', anche lui nelle grazie di Gestifute. Dall'altra parte c'è la dirigenza che sconsiglia a Lim la cessione di Rodrigo, considerato centrale nel progetto tecnico di Marcelino, e che nel frattempo studia colpi in entrata. Da mesi il tandem Alemany-Longoria lavora all'affare Rafinha. Dettagli, contatti, contratti. Lim blocca tutto, anche l'ingresso del trequartista, considerato l'uomo ideale per il gioco del Valencia.
La rottura va avanti Lim dice no a ogni soluzione proposta dalla dirigenza, pensa unilateralmente alla cessione di Rodrigo, in un clima surreale dove anche la tifoseria inizia a schierarsi dalla parte degli uomini mercato e della squadra. Uno spogliatoio, peraltro, con cui lo stesso numero uno del Valencia non ha un rapporto diretto, nonostante i risultati degli ultimi anni. No alle cessioni, no ai prestiti, agli acquisti, al progetto, fino al settore giovanile. Una situazione paradossale. Un Valencia che perde terreno nei confronti delle contendenti e che rischia ora di innescare un giro d'attaccanti che coinvolge il Milan ma che potrebbe ulteriormente indebolire gli spagnoli.
No al mercato, rottura totale La frattura con il compartimento sportivo è surreale. Lim si affida e fida di Mendes, tanto da spingere per la cessione di Rodrigo all'Atletico Madrid. Un addio che sbloccherebbe Angel Correa al Milan che dovrebbe però risolvere prima la grana André Silva, guarda un po', anche lui nelle grazie di Gestifute. Dall'altra parte c'è la dirigenza che sconsiglia a Lim la cessione di Rodrigo, considerato centrale nel progetto tecnico di Marcelino, e che nel frattempo studia colpi in entrata. Da mesi il tandem Alemany-Longoria lavora all'affare Rafinha. Dettagli, contatti, contratti. Lim blocca tutto, anche l'ingresso del trequartista, considerato l'uomo ideale per il gioco del Valencia.
La rottura va avanti Lim dice no a ogni soluzione proposta dalla dirigenza, pensa unilateralmente alla cessione di Rodrigo, in un clima surreale dove anche la tifoseria inizia a schierarsi dalla parte degli uomini mercato e della squadra. Uno spogliatoio, peraltro, con cui lo stesso numero uno del Valencia non ha un rapporto diretto, nonostante i risultati degli ultimi anni. No alle cessioni, no ai prestiti, agli acquisti, al progetto, fino al settore giovanile. Una situazione paradossale. Un Valencia che perde terreno nei confronti delle contendenti e che rischia ora di innescare un giro d'attaccanti che coinvolge il Milan ma che potrebbe ulteriormente indebolire gli spagnoli.
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