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tmw / milan / Serie A
TMW - Pardo: "Paradosso VAR: strumento straordinario spesso non usato"TUTTO mercato WEB
giovedì 31 ottobre 2019, 22:40Serie A
di Simone Bernabei
fonte da Palazzo Vecchio, Firenze - Lorenzo Marucci e Luciana Magistrato

TMW - Pardo: "Paradosso VAR: strumento straordinario spesso non usato"

A margine della presentazione del libro di Arrigo Sacchi 'La coppa degli immortali', Pierluigi Pardo ha commentato l'attualità della nostra Serie A in esclusiva ai microfoni di TMW: "Giacomelli e il VAR in Napoli-Atalanta? E' un grande problema in questo momento, siamo in un periodo difficile dal punto di vista della comunicazione e della percezione. Forse si è sbagliato nell'attribuire al VAR un potere salvifico delle decisioni, serviva più prudenza. Oggi abbiamo il paradosso di avere un mezzo straordinario che molto spesso non viene utilizzato. Ciò che è successo ieri a Udine poteva cambiare la partita per esempio, ovvero il rosso a Fazio. E' un episodio su cui non si può neanche discutere. A me non diverte parlarne, ma è impossibile non farlo. Gli arbitri stessi sono spesso in confusione, dovrebbero accettare il VAR come un aiuto, un alleato, senza vergogna nel riconoscere che la telecamera ti può salvare. L'arbitro non deve sentirsi sminuito se in tempo reale non ha preso la decisione corretta. Poi ci sono situazioni in cui c'è margine di discrezionalità. Tutto questo crea un corto circuito. Due anni fa avevamo iniziato meglio, con un VAR più logico e più semplice. Ora abbiamo fatto un passo indietro, si crea il paradosso che l'errore col VAR il tifoso non lo accetta. Prima era solo una svista, con le immagini diventa dura accettarlo".
Scudetto sarà duello Juve-Inter? "Penso di sì, il Napoli mi sembra che abbia perso troppi punti anche se ha ancora la possibilità di rientrare. L'Atalanta mi piace ma non so se ha la stessa forza di Juve e Inter dal punto di vista della gestione. Il punto interrogativo è nella possibilità di crescita del gioco della Juve e nella tenuta dell'Inter che non ha la stessa rosa dei bianconeri. Dalla risposta alla domanda che si fa Conte dipenderà lo sviluppo del campionato. Lui ha nella testa l'idea di fare come il primo anno alla Juve, stare attaccati e sfruttare eventuali errori della Juve".
Il momento del Torino? "L'ho visto malissimo, anche se la Lazio è una grande squadra. In questi giorni si compatterà, la sconfitta con la Lazio può essere anche inconsciamente legata al derby, ma di certo la squadra non arriva coi presupposti giusti alla gara con la Juve. La squadra sembra appesantita e scarica. Gattuso dopo Mazzarri? Lui merita una panchina, ma non butterei la croce su Mazzarri. Nella prima parte dell'esperienza a Torino ha fatto bene, ora sta facendo qualche passaggio a vuoto. Gattuso comunque mi auguro di vederlo presto, merita una grande opportunità e il Milan di quest'anno conferma la qualità del suo lavoro lo scorso anno".
Come vedo la Fiorentina? "Bene, mi sembra che in una stagione di rivoluzione e senza grandi aspettative sta venendo fuori qualcosa di importante. Vedo entusiasmo ed energia, ci sono figure carismatiche che fanno sempre bene. Ribery ha sbagliato ma ha chiesto scusa dopo la Lazio, si è dimostrato leader e lo è stato anche ieri a Reggio Emilia. Ha un'incidenza fondamentale, al Milan farebbe comodo uno come lui. Darebbe fiducia e coraggio agli altri. Sacchi parlava in questi termini di Gullit, del coraggio che dava allo spogliatoio e Ribery è questo tipo di giocatore. Poi Commisso, che smentisce il fatto che con un presidente dall'altra parte del Mondo non si fa sentire. Commisso non vive a Scandicci ma è in grado di farsi sentire comunque. Montella si è rasserenato, il grande spavento dello scorso anno gli aveva tolto qualche certezza ma nelle ultime gare ho visto una bella Fiorentina, che ha fatto esplodere tanti giocatori come Castrovilli. Dove può arrivare non lo so, vedo orizzonti da parte sinistra della classifica con la possibilità che se si dovessero incastrare congiunzioni astrali si possa pensare anche all'Europa. Avanti col 3-5-2 o 4-3-3? Meglio scegliere in base a ciò che la squadra può esprimere in quel momento. Montella è stato innovativo all'inizio, ma è pure uno pratico, che capisce le situazioni. Sa cosa deve fare".