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Milan, Paquetà e il feeling speciale con Pioli: ora servono i gol
Lucas Paquetà è uno dei giocatori più importanti della rosa milanista ma il suo rendimento è stato troppo altalenante da quando è arrivato a gennaio scorso. Ciò che manca di più è la fase realizzativa, perché il brasiliano è un giocatore di tecnica e fantasia, ma deve imparare a essere più cinico e cattivo sotto porta: “Mi piace segnare, è bello, ma mi preoccupo più di giocare bene. Al Flamengo segnavo abbastanza, qui aspetto con ansia qualche gol in più. E' importante aiutare i compagni a fare gol, ma io voglio essere Paquetà in tutti i sensi: fare gol, assist e aiutare la squadra a vincere".
Il suo rapporto con Stefano Pioli è speciale, soprattutto dopo aver sofferto l’eccessivo tatticismo di Giampaolo: “Con Pioli la squadra è più a suo agio. Prima qualcuno non era nella posizione giusta, qualcun altro in una posizione che non gradiva, e questo mancava. Se un giocatore viene utilizzato nella posizione che preferisce rende di più. Adesso questo sta succedendo, dobbiamo solo migliorare”. Poi la critica a Giampaolo, a testimonianza che tra i due non c’è mai stato un buon rapporto: “L'allenatore di prima era più tattico. Ero più imprigionato, dovevo stare un po' più indietro e limitato nei movimenti. Con Pioli mi sento meglio. Sono sempre stato un giocatore a cui piace toccare la palla e aggredire, e ora ho questa libertà di inserirmi e stare più vicino alla porta che prima non avevo. Mi sento molto più a mio agio e sento la fiducia del mister che mi consente di rischiare qualche giocata in più per poter vincere la partita".
Il Milan spera che Paquetà possa sbocciare definitivamente con Pioli, allenatore più pragmatico rispetto al precedente. Paquetà ora ha più licenza di entrare in area avversaria ed essere pericoloso, ma per il salto di qualità deve imparare velocemente a essere cattivo in area, pungere di più l’avversario, né vale della sua crescita e del Milan.
Il suo rapporto con Stefano Pioli è speciale, soprattutto dopo aver sofferto l’eccessivo tatticismo di Giampaolo: “Con Pioli la squadra è più a suo agio. Prima qualcuno non era nella posizione giusta, qualcun altro in una posizione che non gradiva, e questo mancava. Se un giocatore viene utilizzato nella posizione che preferisce rende di più. Adesso questo sta succedendo, dobbiamo solo migliorare”. Poi la critica a Giampaolo, a testimonianza che tra i due non c’è mai stato un buon rapporto: “L'allenatore di prima era più tattico. Ero più imprigionato, dovevo stare un po' più indietro e limitato nei movimenti. Con Pioli mi sento meglio. Sono sempre stato un giocatore a cui piace toccare la palla e aggredire, e ora ho questa libertà di inserirmi e stare più vicino alla porta che prima non avevo. Mi sento molto più a mio agio e sento la fiducia del mister che mi consente di rischiare qualche giocata in più per poter vincere la partita".
Il Milan spera che Paquetà possa sbocciare definitivamente con Pioli, allenatore più pragmatico rispetto al precedente. Paquetà ora ha più licenza di entrare in area avversaria ed essere pericoloso, ma per il salto di qualità deve imparare velocemente a essere cattivo in area, pungere di più l’avversario, né vale della sua crescita e del Milan.
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