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Non può fare tutto Kulusevski
A Bergamo, Dejan Kulusevski, era chiamato alla prova del nove. L'ha parzialmente steccata, perché di fronte alla sua ex squadra - e un Palomino in forma Superclasico con il River Plate - non è riuscito a trascinare il Parma, venendo piano piano disinnescato dopo un inizio in cui era Sepe, direttamente, a cercarlo. Poteva ed era il pericolo pubblico numero uno. Ma è stato anche il vero problema dei ducali, perché non c'era un piano B, un piano C o, semplicemente, un altro piano. A mezzo servizio Inglese e Cornelius, out anche Gervinho per infortunio, D'Aversa si è trovato con un attacco spuntato, tra Sprocati e Kucka.
NON PUÒ FARE TUTTO KULUSEVSKI - Così, se è vero che gli assenti hanno sempre ragione, nemmeno trovarsi con un solo attaccante - che poi Gasperini lo ha battezzato come un centrocampista, in conferenza stampa - contro una squadra come l'Atalanta è un rischio grosso, soprattutto se sotto dopo dieci minuti. Le attese, dopo i 44 milioni (35 + bonus) erano al massimo, Kulusevski però non è riuscito a incidere, al di là della pericolosità potenziale che comunque si respirava. Il cinque a zero finale rappresenta la dimensione fra i due club, attualmente.
ANCHE FORTUNA - Dal punto di vista bergamasco, il prestito al Parma è stato forse l'affare del secolo. Perché pensando ai posti da titolare come uno slot, a un investimento, non è servito "occuparlo" per l'ennesima plusvalenza che metta a posto il bilancio. C'è sempre il rimpianto di non averlo visto a Bergamo, ma i sei che "ruotano" davanti sono: Muriel, Zapata, Gomez, Ilicic, Malinovskyi, Pasalic. Più Barrow e Traoré: avrebbe avuto davvero lo stesso spazio? Assolutamente no, è evidente.
NON PUÒ FARE TUTTO KULUSEVSKI - Così, se è vero che gli assenti hanno sempre ragione, nemmeno trovarsi con un solo attaccante - che poi Gasperini lo ha battezzato come un centrocampista, in conferenza stampa - contro una squadra come l'Atalanta è un rischio grosso, soprattutto se sotto dopo dieci minuti. Le attese, dopo i 44 milioni (35 + bonus) erano al massimo, Kulusevski però non è riuscito a incidere, al di là della pericolosità potenziale che comunque si respirava. Il cinque a zero finale rappresenta la dimensione fra i due club, attualmente.
ANCHE FORTUNA - Dal punto di vista bergamasco, il prestito al Parma è stato forse l'affare del secolo. Perché pensando ai posti da titolare come uno slot, a un investimento, non è servito "occuparlo" per l'ennesima plusvalenza che metta a posto il bilancio. C'è sempre il rimpianto di non averlo visto a Bergamo, ma i sei che "ruotano" davanti sono: Muriel, Zapata, Gomez, Ilicic, Malinovskyi, Pasalic. Più Barrow e Traoré: avrebbe avuto davvero lo stesso spazio? Assolutamente no, è evidente.
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