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ESCLUSIVA TMW - Adrian Galliani al Nottingham: "Qui sono solo Adrian"TUTTO mercato WEB
martedì 11 febbraio 2020, 19:35Serie A
di Marco Conterio
esclusiva

Adrian Galliani al Nottingham: "Qui sono solo Adrian"

Una lettera di differenza. O. Che è un cerchio che si chiude, due generazioni di distanza, una passione comune. Il calcio. Adrian Galliani è nipote d'arte e sorride quando parla della sua nuova avventura a Nottingham. All'ombra della foresta, dove è arrivato mesi fa dopo un trial e dove ufficialmente, per questioni tecniche, è stato ufficializzato ieri come nuovo giocatore. "Qui sono Adrian". Cittadino del mondo, nato a New York, vissuto a lungo negli States prima di andare in Inghilterra, nel Belpaese e poi di nuovo negli UK, timido dice "l'italiano è la mia seconda lingua" ma non stecca un verbo, un articolo. Un sogno. A Tuttomercatoweb.com il diciottenne si racconta dall'Inghilterra. Partendo però da lontano.

Come inizia la giovane carriera calcistica di Adrian Galliani?
"La mia avventura è iniziata tardi. A tredici-quattordici anni, nella squadra del mio quartiere a Londra. E' andata bene, il Reading mi ha offerto un provino e sono rimasto lì. Poi sono andato in Italia, al Milan, tre anni e uno e mezzo di tesseramento. In mezzo gli States e ancora Londra, al Watford, in estate".
Ha iniziato tardi, però.
"Ho abitato tanti anni negli Stati Uniti, giocavo a baseball, football e basket. Ero concentrato su quelli sport ma avevo una passione di famiglia per il calcio. Sono venuto in Inghilterra, poi, mi sono trasferito coi genitori a Londra e ho iniziato con la mia passione".
Adesso il Nottingham con l'Under 23.
"Sono qui da ottobre ma avendo già avuto un tesseramento, non potevo firmare. Mi hanno chiesto di restare dopo un provino, adesso inizia ufficialmente l'avventura. E' una bella città, carina, giovane, universitaria".
Studia?
"Sono all'ultimo anno del licelo: qui ci alleniamo di mattina, con l'Under 18, devo studiare a distanza. Vedremo poi, l'Università è un percorso che ho sempre voluto fare e che prima o poi vorrò fare".
Intanto è calciatore.

Che tipo di giocatore?
"Gioco a centrocampo, più o meno dappertutto e di recente gioco anche da terzino. Non sono un difensore puro, spingo, tengo la palla, la porto vanti. Qui a Nottingham giochiamo coi mediani, non col 4-3-3, così gioco sull'esterno: da ala o da terzino di spinta".
Galliani, nel calcio, è un cognome pesante.
"In Inghilterra non me lo fanno pesare. Quasi zero. Qui sono Adrian, più che Adrian Galliani. Mister e dirigenti sanno chi è mio nonno, però la gran parte dei compagni e degli avversari no (ride, ndr). La situazione è tranquilla, mi hanno accolto bene. Sono felice".
Da noi era differente?
"Sì. In Italia era diverso. Ho sentito tanto la parola 'raccomandato', ma chi ti vuol buttare giù non va da nessuna parte. Qualche volta mi ha colpito ma poi ho capito che la cattiveria della gente non deve ferirti.
Dove si vede... Tra tre anni?
"Spero di continuare qui, di avere una chance in prima squadra. Voglio migliorare ogni giorno, essere la miglior persona e il miglior calciatore possibile. La mia speranza è quella di giocare coi big del Nottingham, in ogni caso".
Ha sentito suo nonno Adriano dopo la firma?
"Confesso, era una delle persone più felici. Il percorso non è stato facile ed è ancor più bello. Nel gruppo del Milan non ero di quelli visti meglio, quando ha scoperto del mio trasferimento qui era felice. Mi ha aiutato sempre tanto coi suoi consigli, non posso che ringraziarlo".
Che ricordi ha della sua avventura al Milan?
"Ho fatto un anno e mezzo da tesserato, tre anni in totale. Ho avuto a lungo mister Lupi, il migliore mai avuto, ho una stima per lui incredibile".