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tmw / milan / Serie A
Panchine calde, Conte e Inzaghi sognano il colpaccioTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 13 febbraio 2020, 07:00Serie A
di Gianluigi Longari
fonte Sportitalia

Panchine calde, Conte e Inzaghi sognano il colpaccio

Sembra paradossale arrivare a discuterne già ora, ma il discorso legato alle panchine di serie A tiene banco in maniera sorprendente e coinvolgendo scenari anche di altissima classifica. Del resto, se è oggetto di discussione Maurizio Sarri che pur essendo reduce dalla sconfitta del Bentegodi la graduatoria la sta guidando assieme all’Inter, è evidente che nessuno possa permettersi di dormire sonni tranquilli. In casa Juve l’accento si pone sulla gestione di una rosa lunga e di qualità, e sui rapporti all’interno di un gruppo che per la prima volta vede messa a rischio un’egemonia sin qui incontrastata. Le voci, fantasiose o nostalgiche, legate al futuro rappresentano pure suggestioni che però contribuiscono ad aumentare la pressione. Chi spinge per approfittarne sono i due inseguitori, Conte sponda Inter e Inzaghi sponda Lazio, il cui rispettivo umore è evidentemente opposto: saldissimi sulle rispettive panchine, i due traggono propellente emotivo ad ogni passo falso della più quotata avversaria, e alimentano le rispettive speranze ad ogni voce di dissidio a tinte bianconere. Servirà chiarezza anche in casa Milan, specie dopo le precisazioni di Maldini su Pioli: fiducia certamente, ma i risultati la faranno evidentemente da padroni. Anche qui il profilo di Allegri come successore tiene banco e rappresenta una soluzione stuzzicante. Da monitorare anche la situazione in chiave Napoli e Roma, da una parte la conferma di Gattuso sarà da ratificare in caso di mancata qualificazione alla Champions che la renderebbe invece automatica, dall’altra lo sfogo di Petrachi non isola Fonseca che resta al centro del progetto, tuttavia lo scontro diretto con l’Atalanta di Gasperini rappresenta il più classico degli esami da non fallire. Per ritrovare fiducia, scacciare la crisi e tenere lontani gli spettri di rivoluzione