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TMW RADIO - Taibi: "Donnarumma è un fuoriclasse. Ibra? Determinante"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 13 febbraio 2020, 19:23Serie A
di TMWRadio Redazione

TMW RADIO - Taibi: "Donnarumma è un fuoriclasse. Ibra? Determinante"

Massimo Taibi, ds della Reggina, sul campionato di C, Ibrahimovic, Donnarumma, la Premier League, la lotta scudetto. In studio Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Massimo Taibi, direttore sportivo della Reggina, è intervenuto durante Stadio Aperto su TMW Radio

Grande campionato della Reggina ma manca ancora molto, giusto?
“Il traguardo è ancora lontano, mancano 13 partite e dobbiamo competere contro squadre importanti come Bari e Ternana e non bisogna mai abbassare la guardia. Ma devo fare i complimenti al nostro allenatore che è straordinario e che in questo mi lascia tranquillo. Sarebbe un traguardo che farebbe felice la città, che meriterebbe la Serie A, e il nostro presidente che ha fatto investimenti importanti portando quella solidità economica che mancava.

Come è nata l'idea Denis?
“Mancava un attaccante d’esperienza e di peso e parlando con Sartori mi è venuta in mente questa idea. Lui mi ha dato il suo numero e mi ha detto di provarci e così l’ho contattato via whatsapp e dopo due giorni mi ha risposto mandandomi il contatto del suo procuratore italiano, Lorenzo De Santis, e la trattativa è partita. Lui ha accettato subito con entusiasmo e mi ha colpito la sua voglia di mettersi gioco dopo gli anni in Sud America. Questo mi ha fatto capire che era mentalmente pronto e poi ha dimostrato di essere integro fisicamente ed è un grande trascinatore”.

Che impatto ha avuto Ibrahimovic sul Milan?
“Ha dimostrato di essere ancora integro ma soprattutto determinante. Gol e assist nel derby, cosa deve fare di più? Cosa gli si può chiedere di più?”.

Donnarumma è il miglior portiere in Italia?
“Donnarumma ancora è giovane, ma ha l’esperienza di un quarantenne. Secondo me per l’età che ha e quello che sta dimostrando è un portiere straordinario, che può ancora crescere molto. Meret per me non è allo stesso livello, Gigi ha qualcosa di più rispetto a tutti gli altri portieri. Gioca in una squadra come il Milan abituata a vincere, blasonata e anche quando ha avuto qualche momento di calo ha saputo reagire grazie alla sua mentalità e alla sua testa. Basta poco per andare in crisi in una piazza come quella rossonera e io lo considero un fuoriclasse del ruolo”.


Cosa pensa di questa Serie C? Ed è davvero così complicata da sostenere economicamente?
“Questa serie non si può reggere su qualche imprenditore che impazzisce e spende soldi senza ritorno. Non ci sono entrare da parte della federazione, ci sono squadre che fanno 2-3 mila persone e le tasse sono comunque alte. Se non cambia credo che sia una serie destinata ad avere sempre maggiori difficoltà in futuro, farà fatica a reggere negli anni. La situazione è profondamente diversa a 20 anni fa perché ora la Serie C è solo una rimessa. Ci sono squadre nel nostro girone che hanno speso 8-10 milioni e due anni così sono insostenibili quasi per tutti. È più faticoso stare due anni in Serie C che non andare in B e provare il salto in Serie A”.

Oltre a Denis da voi c'è anche un altro nome importante come Reginaldo
“Giocatori come lui e Denis che scendono in Serie C dopo aver fatto carriere importanti, devono farlo con la testa giusta o falliscono miseramente. Perché è un campionato difficile, si gioca su terreni osceni e in situazioni al limite. È un campionato più fisico e meno tecnico. Loro sono arrivati con la testa giusta, lottano su ogni palla. Poi a volte riescono meglio, altre peggio, ma fa parte del gioco".

Più giovane, seppur famoso, è invece Mastour. Un talento che sembrava perso
“Purtroppo, col senno di poi, lo hanno fatto sentire un fenomeno a 16 anni, ha fatto 3 o 4 anni in giro per l’Europa e a quell’età si fa fatica. Poi è passato da essere una promessa, un potenziale fuoriclasse a essere senza contratto. Me lo ha proposto il mio amico Domenico Barbati e ho voluto parlare con il ragazzo e ho visto una convinzione nel voler diventare un giocatore, non abbiamo parlato di soldi, ha ammesso i propri errori e si è messo a disposizione. È chiaro che è arrivato a stagione in corso, in una squadra dove gli attaccanti stanno facendo benissimo, ma è in grande crescita sia a livello tecnico sia mentale. È un giocatore che paradossalmente può servirci più in una categoria superiore che in Serie C, ma arriverà il suo momento. Con lui ho parlato chiaro, gli ho detto che non ha ancora fatto nulla a 21-22 anni e che doveva rimboccarsi le maniche altrimenti avrebbe smesso di giocare. Ha grande motivazione e voglia e anche il mister me lo conferma giorno dopo giorno. È un giocatore che può esplodere da un momento all’altro”.

Cosa pensa del ritiro di Montolivo?
“Me lo ricordo quando aveva 18 anni e ha fatto una carriera straordinaria. Io penso che abbia ricevuto delle offerte, ma probabilmente non erano progetti che lo hanno convinto e da ragazzo intelligente qual è, vedendo da fuori perché non parlo con lui da anni, ha ritenuto che era meglio staccare la spina magari nauseato da questo mondo. Credo che possa essere felice di quello che ha fatto nel corso della sua lunga carriera dove ha vinto tanto e vestito maglie importanti come quelle di Milan, Fiorentina, Atalanta oltre che quella della Nazionale”.

Toscano oltre a essere il vostro mister è anche un reggino doc. Come vive questo doppio ruolo?
“Quando ho deciso di puntare sul mister avevo un solo dubbio. Ovvero che essendo di Reggio Calabria avrebbe potuto sentire maggiormente la pressione. Invece mi ha stupito la sua capacità di scindere il reggino che è in lui dal professionista. Sta facendo delle cose straordinarie. A volte ha fatto delle scelte di cuore che se non avesse fatto, forse, gli avrebbero permesso di essere in categorie superiori. All’inizio ci mettevano dietro 5-6 squadre, ma abbiamo fatto quadrato e ci abbiamo creduto per non pensando di essere a questi livelli sopratutto per la presenza del Bari che pur facendo un ottimo campionato, ma non sta ammazzando il campionato. Per fortuna non è andata così e noi ne abbiamo approfittato per fare qualcosa di straordinario”.