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City escluso dalle coppe europee, avv. Capello: "Il FPF non si aggira facilmente. Italiani tranquilli"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 15 febbraio 2020, 00:35Altre Notizie
di Ivan Cardia

City escluso dalle coppe europee, avv. Capello: "Il FPF non si aggira facilmente. Italiani tranquilli"

Raggiunto da Sky Sport 24, l'avvocato Pierfilippo Capello ha commentato l'esclusione del Manchester City dalle prossime due edizioni della Champions League: "L'accusa è quella di avere utilizzato delle false sponsorizzazioni per far entrare dei soldi nella società da parte della proprietà. In sostanza, la UEFA dice che non pagavano gli sponsor, ma società riferibili al principale azionista del City, che in questo modo aggirava le regole del fair play finanziario".

Le regole funzionano?
"Non è vero che si possono aggirare con tanta facilità: in Italia abbiamo l'esempio del Milan di Elliott che ha dovuto trovare un accordo con la UEFA per non rischiare ulteriori sanzioni. Il FPF, con tutti i suoi difetti, mette un freno. Il caso del Manchester City è particolare, perché si basa su una serie di leaks, che sembrano essere stati messi a disposizione da fonti più o meno segrete, che avrebbero dato alla UEFA non il sospetto, come nel caso del PSG, ma la certezza che questi fondi arrivavano dalla proprietà".


I nostri club possono stare tranquilli?
"Sì, i nostri club sono molto attenti. Anche la Juventus che si dice abbia speso tantissimo, o l'Inter: sono tutte situazioni fatte tenendo conto del fair play finanziario. In una situazione più delicata è magari il Milan. Il problema non è quanto si spende, ma come queste spese vengono coperte. Se guardate il rapporto spese-entrate dei nostri club notate come parliamo di una situazione molto diversa rispetto a quella degli altri club europei. In questo momento nessuna delle società candidate ad andare in Europa ha una situazione a rischio".

Che tempi ci saranno per la decisione del TAS?
"Secondo me arriverà in tempi utili. È un procedimento estremamente tecnico ma anche breve: non ci sono testimoni da sentire o perizie da fare. I processi si allungano in questi casi, qui invece vanno esaminati i documenti e decidere la ricostruzione che ha fatto l'UEFA è condivisibile o meno. Penso quindi che il TAS, che tra l'altro è un organo estremamente rapido, sarà in grado di dare risposte in tempi brevi. Poi può comunque dare una decisione parziale, per esempio sospendendo l'efficacia della decisione dell'UEFA. Ma siamo a febbraio: una risposta penso possa arrivare per tempo".