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TMW - Manchester City, quasi certo almeno un anno fuori dalla Champions. Dipende dal CAS
Oggi il Manchester City ha annunciato il ricorso alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS) di Losanna per rivedere la sentenza UEFA che vuole l'esclusione per due stagioni di competizione UEFA, più una sanzione economica pari a 35 milioni di euro per non avere rispettato il fair play finanziario. I Mancunians continuano a dirsi innocenti, al di là dei documenti scoperti da WikiLeaks che sembrano quasi inconfutabili. L'appello verrà quindi giudicato nelle prossime settimane in Svizzera per capire quale sarà il futuro del City.
ALMENO UN ANNO - La Corte non è nuova a sentenze che ribaltano altri casi, ma questa volta appare una situazione abbastanza difficile da assorbire. Perché non sarebbe la prima volta, innanzitutto, e c'è una reiterazione dell'infrazione delle regole del fair play finanziario. Il CAS probabilmente potrà ridurre la pena verso il City, ma non infinitamente. In soldoni, è quasi certo che la squadra di Josep Guardiola debba stare almeno un anno fuori dalle coppe, a meno che non si riesca a dimostrare la completa innocenza, probabilità in questo momento abbastanza remota. A sostenerlo sono fonti vicine alla stessa UEFA, che escludono una sentenza morbida sugli inglesi.
UEFA INTENZIONATA A CONTINUARE SUL FAIR PLAY - Il massimo organismo continentale ha deciso per una sentenza epocale anche per evitare che potessero esserci nuovi casi Manchester City e, nelle ultime settimane, ha posto la lente di ingrandimento anche sulle plusvalenze gonfiate senza movimenti di cassa, con particolare attenzione sul campionato italiano. L'idea è quella di tenere il punto sul fair play finanziario e non dare alibi a nessuno, nemmeno alle grandissime squadre, pur arrivando a questa situazione con alcuni anni di ritardo. Non è escluso che il City, così come altri grandi club, non possano cercare sponde e provare a sgretolare il sistema dalle fondamenta, ma anche qui l'ipotesi non è così calda come un anno fa, quando era Elliott con il Milan a provare a scardinare il sistema (e fosse arrivato in Champions, probabilmente, non avrebbe accettato la squalifica dalle Coppe).
GUARDIOLA CHE RIMANE - Il tecnico catalano ha molto mercato, ma realisticamente avrebbe un altro anno per riprendersi la Premier League e, forse, vincere questa Champions. Sarebbe difficile escludere i campioni, congelare una sentenza altrettanto. I nodi sono molteplici e sono difficili da dipanare tutti. Guardiola però non vorrebbe abbandonare la barca, anche perché Juventus e Inter difficilmente cambieranno allenatore, a meno di cataclismi. E solo Italia (e Francia) mancano a Pep per chiudere esperienze nei migliori cinque campionati.
ALMENO UN ANNO - La Corte non è nuova a sentenze che ribaltano altri casi, ma questa volta appare una situazione abbastanza difficile da assorbire. Perché non sarebbe la prima volta, innanzitutto, e c'è una reiterazione dell'infrazione delle regole del fair play finanziario. Il CAS probabilmente potrà ridurre la pena verso il City, ma non infinitamente. In soldoni, è quasi certo che la squadra di Josep Guardiola debba stare almeno un anno fuori dalle coppe, a meno che non si riesca a dimostrare la completa innocenza, probabilità in questo momento abbastanza remota. A sostenerlo sono fonti vicine alla stessa UEFA, che escludono una sentenza morbida sugli inglesi.
UEFA INTENZIONATA A CONTINUARE SUL FAIR PLAY - Il massimo organismo continentale ha deciso per una sentenza epocale anche per evitare che potessero esserci nuovi casi Manchester City e, nelle ultime settimane, ha posto la lente di ingrandimento anche sulle plusvalenze gonfiate senza movimenti di cassa, con particolare attenzione sul campionato italiano. L'idea è quella di tenere il punto sul fair play finanziario e non dare alibi a nessuno, nemmeno alle grandissime squadre, pur arrivando a questa situazione con alcuni anni di ritardo. Non è escluso che il City, così come altri grandi club, non possano cercare sponde e provare a sgretolare il sistema dalle fondamenta, ma anche qui l'ipotesi non è così calda come un anno fa, quando era Elliott con il Milan a provare a scardinare il sistema (e fosse arrivato in Champions, probabilmente, non avrebbe accettato la squalifica dalle Coppe).
GUARDIOLA CHE RIMANE - Il tecnico catalano ha molto mercato, ma realisticamente avrebbe un altro anno per riprendersi la Premier League e, forse, vincere questa Champions. Sarebbe difficile escludere i campioni, congelare una sentenza altrettanto. I nodi sono molteplici e sono difficili da dipanare tutti. Guardiola però non vorrebbe abbandonare la barca, anche perché Juventus e Inter difficilmente cambieranno allenatore, a meno di cataclismi. E solo Italia (e Francia) mancano a Pep per chiudere esperienze nei migliori cinque campionati.
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