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Milan, i dubbi di Ibrahimovic e le speranze del club rossonero
In questi giorni complicati per tutta l’Italia il Milan ha deciso di sospendere gli allenamenti e ha allungato il periodo a casa per tutti i giocatori. Il centro sportivo di Milanello riaprirà solamente il 23 marzo, e non più il 16, la data stabilita precedentemente. I casi di contagio tra i giocatori in serie A stanno aumentando quotidianamente e il club rossonero non vuole rischiare un’epidemia all’interno della squadra, così ha assegnato una tabella di esercitazioni individuali da effettuare a domicilio, ma ha preferito tenere i giocatori separati per un tempo maggiore.
Questo tempo servirà a Zlatan Ibrahimovic per riflettere su cosa fare in futuro. Il suo contratto è in scadenza e dopo l’addio di Boban, e con la partenza quasi sicura di Massara e Maldini a fine anno, lo svedese sta pensando se lasciare o rimanere. Non è una scelta facile, ma a 38 anni compiuti dovrà effettuare ogni tipo di valutazione, sia di carattere tecnico che fisico, ma soprattutto motivazionale. Ibra aveva accolto benissimo le telefonate dei dirigenti milanisti, ma con la loro separazione di Boban dal club è venuto a mancare un punto di riferimento importante (e tra qualche mese potrebbe lasciare pure Maldini). Soprattutto Ibra vorrebbe capire bene i programmi della società, se ci sarà da lottare realmente per la Champions o sarà l’ennesima stagione di passaggio. Sono punti di vista fondamentali per l’ex giocatore dei Los Angeles Galaxy.
Il Milan spera di tenere Zlatan un altro anno in squadra perché sa quanto sia importante la sua leadership, così proverà a convincerlo con un incontro che avverrà appena la situazione sanitaria del Paese sarà migliorata. Nel frattempo Ibra riflette e ha tutto il tempo per farlo.
Questo tempo servirà a Zlatan Ibrahimovic per riflettere su cosa fare in futuro. Il suo contratto è in scadenza e dopo l’addio di Boban, e con la partenza quasi sicura di Massara e Maldini a fine anno, lo svedese sta pensando se lasciare o rimanere. Non è una scelta facile, ma a 38 anni compiuti dovrà effettuare ogni tipo di valutazione, sia di carattere tecnico che fisico, ma soprattutto motivazionale. Ibra aveva accolto benissimo le telefonate dei dirigenti milanisti, ma con la loro separazione di Boban dal club è venuto a mancare un punto di riferimento importante (e tra qualche mese potrebbe lasciare pure Maldini). Soprattutto Ibra vorrebbe capire bene i programmi della società, se ci sarà da lottare realmente per la Champions o sarà l’ennesima stagione di passaggio. Sono punti di vista fondamentali per l’ex giocatore dei Los Angeles Galaxy.
Il Milan spera di tenere Zlatan un altro anno in squadra perché sa quanto sia importante la sua leadership, così proverà a convincerlo con un incontro che avverrà appena la situazione sanitaria del Paese sarà migliorata. Nel frattempo Ibra riflette e ha tutto il tempo per farlo.
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