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Le grandi trattative del Milan - 1987, Berlusconi seduce e conquista Gullit. Ma che rischio...
La folgorazione del Milan per Ruud Gullit nasce nell’agosto del 1986, quando i rossoneri vennero invitati a partecipare al Trofeo Gamper, che all’epoca si svolgeva con la formula del quadrangolare. Oltre alla squadra di Liedholm e ai padroni di casa, prendono parte alla manifestazione il PSV Eindhoven e il Tottenham. E a incantare gli occhi del Barone c’è proprio Gullit. Forte, tecnico, eclettico, il tulipano nero sembra essere inarrestabile quando attiva le sue fibre muscolari. È un colpo di fulmine non solo per Liedholm, che non potrà usufruire delle sue gesta, ma anche per Galliani e Braida che capiscono come quel ragazzo carismatico possa essere uno dei tasselli portanti della risalita milanista verso le vette d’Italia, Europa e Mondo che verranno raggiunte da lì a tre anni.
Dopo quel Gamper, Berlusconi manda Braida al Princesa Sofia, dove alloggia il PSV, per convincere Gullit a firmare subito per il Milan, ma l’allora ds milanista non era molto avvezzo alle lingue e facendosi scortare dall’ex rossonero Eric Gerets, mette sul piatto la proposta. Gullit declina, ma è solo un rimandare la storia, anche se per il Milan e per Berlusconi sarà qualcosa di molto complicato chiudere l’affare.
Nell’ottobre del 1986, è la Juventus a intavolare la prima trattativa con gli olandesi, forte del rapporto personale che c’è tra la famiglia Agnelli e quella Philips che detiene il PSV. Ma l’accordo slitta. Nel mentre Berlusconi invita Gullit alle registrazioni di un cd di canzoni natalizie il cui ricavato andrà in beneficienza e gli piazza anche un’ospitata da Pippo Baudo su Rai Uno. E Ruud, che è uno showman nato, si prende la scena e inizia ad ammiccare alle avanches calcistiche del presidente milanista, che strappa il suo sì. Il PSV non ci sta e denuncia i contatti all’UEFA chiedendo un esposto ufficiale, ma Gullit – che ormai è nelle mani della dirigenza rossonera – minaccia un contro arbitrato.
Il 21 marzo 1987, dopo aver messo sotto contratto Pippo Baudo e Raffaella Carrà per le reti Fininvest, Berlusconi parte alla volta di Eindhoven con Galliani e l’avvocato Berruti per chiudere l’acquisto di Gullit. La tattica del PSV, per tirare su il prezzo, ha un effetto a metà. La cena va a buon fine e si chiude per la cifra complessiva di 13,5 miliardi di lire. Berlusconi, ancora una volta, aveva ottenuto quello che voleva e sarà ampiamente ripagato con le grandi prestazioni che Ruud metterà in campo negli anni successivi.
Dopo quel Gamper, Berlusconi manda Braida al Princesa Sofia, dove alloggia il PSV, per convincere Gullit a firmare subito per il Milan, ma l’allora ds milanista non era molto avvezzo alle lingue e facendosi scortare dall’ex rossonero Eric Gerets, mette sul piatto la proposta. Gullit declina, ma è solo un rimandare la storia, anche se per il Milan e per Berlusconi sarà qualcosa di molto complicato chiudere l’affare.
Nell’ottobre del 1986, è la Juventus a intavolare la prima trattativa con gli olandesi, forte del rapporto personale che c’è tra la famiglia Agnelli e quella Philips che detiene il PSV. Ma l’accordo slitta. Nel mentre Berlusconi invita Gullit alle registrazioni di un cd di canzoni natalizie il cui ricavato andrà in beneficienza e gli piazza anche un’ospitata da Pippo Baudo su Rai Uno. E Ruud, che è uno showman nato, si prende la scena e inizia ad ammiccare alle avanches calcistiche del presidente milanista, che strappa il suo sì. Il PSV non ci sta e denuncia i contatti all’UEFA chiedendo un esposto ufficiale, ma Gullit – che ormai è nelle mani della dirigenza rossonera – minaccia un contro arbitrato.
Il 21 marzo 1987, dopo aver messo sotto contratto Pippo Baudo e Raffaella Carrà per le reti Fininvest, Berlusconi parte alla volta di Eindhoven con Galliani e l’avvocato Berruti per chiudere l’acquisto di Gullit. La tattica del PSV, per tirare su il prezzo, ha un effetto a metà. La cena va a buon fine e si chiude per la cifra complessiva di 13,5 miliardi di lire. Berlusconi, ancora una volta, aveva ottenuto quello che voleva e sarà ampiamente ripagato con le grandi prestazioni che Ruud metterà in campo negli anni successivi.
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