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Le grandi trattative del Milan - 1987, Berlusconi seduce e conquista Gullit. Ma che rischio...TUTTO mercato WEB
© foto di Balti Touati/PhotoViews
lunedì 23 marzo 2020, 11:30Serie A
di Pietro Mazzara

Le grandi trattative del Milan - 1987, Berlusconi seduce e conquista Gullit. Ma che rischio...

La folgorazione del Milan per Ruud Gullit nasce nell’agosto del 1986, quando i rossoneri vennero invitati a partecipare al Trofeo Gamper, che all’epoca si svolgeva con la formula del quadrangolare. Oltre alla squadra di Liedholm e ai padroni di casa, prendono parte alla manifestazione il PSV Eindhoven e il Tottenham. E a incantare gli occhi del Barone c’è proprio Gullit. Forte, tecnico, eclettico, il tulipano nero sembra essere inarrestabile quando attiva le sue fibre muscolari. È un colpo di fulmine non solo per Liedholm, che non potrà usufruire delle sue gesta, ma anche per Galliani e Braida che capiscono come quel ragazzo carismatico possa essere uno dei tasselli portanti della risalita milanista verso le vette d’Italia, Europa e Mondo che verranno raggiunte da lì a tre anni.

Dopo quel Gamper, Berlusconi manda Braida al Princesa Sofia, dove alloggia il PSV, per convincere Gullit a firmare subito per il Milan, ma l’allora ds milanista non era molto avvezzo alle lingue e facendosi scortare dall’ex rossonero Eric Gerets, mette sul piatto la proposta. Gullit declina, ma è solo un rimandare la storia, anche se per il Milan e per Berlusconi sarà qualcosa di molto complicato chiudere l’affare.


Nell’ottobre del 1986, è la Juventus a intavolare la prima trattativa con gli olandesi, forte del rapporto personale che c’è tra la famiglia Agnelli e quella Philips che detiene il PSV. Ma l’accordo slitta. Nel mentre Berlusconi invita Gullit alle registrazioni di un cd di canzoni natalizie il cui ricavato andrà in beneficienza e gli piazza anche un’ospitata da Pippo Baudo su Rai Uno. E Ruud, che è uno showman nato, si prende la scena e inizia ad ammiccare alle avanches calcistiche del presidente milanista, che strappa il suo sì. Il PSV non ci sta e denuncia i contatti all’UEFA chiedendo un esposto ufficiale, ma Gullit – che ormai è nelle mani della dirigenza rossonera – minaccia un contro arbitrato.

Il 21 marzo 1987, dopo aver messo sotto contratto Pippo Baudo e Raffaella Carrà per le reti Fininvest, Berlusconi parte alla volta di Eindhoven con Galliani e l’avvocato Berruti per chiudere l’acquisto di Gullit. La tattica del PSV, per tirare su il prezzo, ha un effetto a metà. La cena va a buon fine e si chiude per la cifra complessiva di 13,5 miliardi di lire. Berlusconi, ancora una volta, aveva ottenuto quello che voleva e sarà ampiamente ripagato con le grandi prestazioni che Ruud metterà in campo negli anni successivi.