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Milan, Scaroni: "Non so se Rangnick arriverà, ci pensa Gazidis. Fiducia in Pioli e Maldini"TUTTO mercato WEB
lunedì 1 giugno 2020, 10:38Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Milan, Scaroni: "Non so se Rangnick arriverà, ci pensa Gazidis. Fiducia in Pioli e Maldini"

Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha parlato a Radio Anch'io Sport sulle frequenze di Radio Rai. Queste le sue parole: "Speravo che la Coppa Italia fosse messa alla fine, ad agosto, in modo da avere una ripartenza più dolce dopo tre mesi di sosta. Avere partite così adrenaliniche in pochi giorni sarà un rischio per i giocatori. Speriamo che si possa giocare il 12 e non il 13, resto ottimista, ma capisco anche l'intenzione di Spadafora di ripartire con poche gare. In Lega abbiamo votato all'unanimità la ripartenza, poi i modi non li decidiamo noi.

Che cosa pensa di Rangnick?
"Non so se arriverà, abbiamo fiducia in Pioli. A queste cose ci pensa Gazidis, non so con chi stia parlando ma le scelte sono fatte da lui. Dico solo che abbiamo fiducia sia in Pioli che in Maldini".

Cosa pensa dell'algoritmo per decidere la classifica in caso di nuovo stop?
"Spero che si possa arrivare in fondo con il piano A, l'algoritmo non mi convince fino in fondo visto che si toglie l'imprevedibilità del calcio. Il dibattito però non mi interessa molto, spero che si possa concludere la stagione sul campo".

Tornando al Milan: la strategia è il contenimento dei costi?
"Abbiamo fatto un grande sforzo di riduzione costi, il nostro amministratore delegato si è dedicato a questo visto che i giocatori costavano troppo. Continueremo in questo sforzo: giocatori giovani con dei costi ragionevoli, nel rispetto del FFP che ci ha già dato una legnata. Dobbiamo avere obiettivi a medio e lungo termine, la ripresa del Milan non può essere immediata".


Se tutto filerà nel modo migliore potremo rivedere Ibrahimovic in campo?
"Penso di sì. Le notizie sono incoraggianti e spero che a luglio possa ricominciare a giocare".

Facendo un programma a 5 anni, la riduzione dei costi potrà finire?
"Sono convinto che il Coronavirus sarà alle nostre spalle in tempi brevi, il peggio è passato. Se sul calcio si tornerà a raggiungere picchi molto alti non lo so. Il FFP penalizza le pazzie, da lì verrà un mondo meno folle. Noi come Milan non vogliamo avere bilanci in rosso e da un lato dovremo contenere i costi ma dall'altro dobbiamo aumentare i ricavi. Tra i temi dei ricavi la priorità assoluta va alla costruzione del nuovo stadio".

Il Meazza è stato scaricato?
"Le belle arti hanno detto che non si tratta di un monumento storico e mi sembra ovvio. In Italia ce ne sono tantissimi, se ci mettiamo anche gli stadi tutto diventerebbe storico. Il Meazza non sparirà ma abbiamo bisogno di un nuovo stadio, adatto ai tempi e all'epoca che stiamo vivendo oggi. Se gli azionisti stranieri investono più di un miliardo credo che si possa parlare di miracolo".

Crede che sia più facile arrivare in Europa con il campionato o con la Coppa Italia?
"Spero di chiudere il discorso con la Coppa Italia, in caso contrario continueremo a lottare in campionato".