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TMW RADIO - Cagni: "Pirlo? L'unico errore è stato dire di sì alla Juventus"
Ospiti: Gaetano Imparato, Gigi Cagni, Daniele Garbo, Stefano Discreti -
Maracanà con Marco Piccari e Cinzia Santangeli
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Ha dire la sua sui temi del giorno a TMW Radio, durante Maracanà, è stato mister Gigi Cagni.
Contano i giocatori come dice Allegri?
"Si parla troppo di schemi di gioco. Allegri ha detto una cosa sacrosanta. E se lo dice uno che ha vinto così tanto... Il tecnico quanto incide? Difficile fare le percentuali. Abbiamo fatto diventare il tecnico quello che vince le partite, lo schema, e non i giocatori".
Pirlo, situazione delicata:
"Finirà la stagione. L'unico errore è quello di dire sì alla Juventus, pensando che fosse un mestiere più semplice. E' stato ingenuo, forse presuntuoso. Gli errori ci stanno, sono normali. Doveva avere il coraggio di dire di no, non è un mestiere semplice".
Quanto conta Pioli oggi al Milan?
"Negli anni Settanta contavano molto i giocatori e poco gli allenatori, oggi sono cambiate le cose e contano di più. Allegri ha detto che bisogna avere pazienza di costruire. Ma qui c'è sempre poca pazienza".
Nella lotta al quarto posto rientra prepotentemente il Napoli?
"Stiamo arrivando alla fine e viene fuori al realtà. O sei bravo o non lo sei. Queste sono le partite verità. Vedremo, sono tutti esami da qui alla fine. Pirlo ora ha un esame enorme, nelle prossime tre partite vedremo se riesce a migliorarsi nel gestire periodi così delicati. Sarà un periodo chiave per tutte. Benevento e Spezia non sono salve, così come la Juventus non è così sicura di andare in Champions".
Contano i giocatori come dice Allegri?
"Si parla troppo di schemi di gioco. Allegri ha detto una cosa sacrosanta. E se lo dice uno che ha vinto così tanto... Il tecnico quanto incide? Difficile fare le percentuali. Abbiamo fatto diventare il tecnico quello che vince le partite, lo schema, e non i giocatori".
Pirlo, situazione delicata:
"Finirà la stagione. L'unico errore è quello di dire sì alla Juventus, pensando che fosse un mestiere più semplice. E' stato ingenuo, forse presuntuoso. Gli errori ci stanno, sono normali. Doveva avere il coraggio di dire di no, non è un mestiere semplice".
Quanto conta Pioli oggi al Milan?
"Negli anni Settanta contavano molto i giocatori e poco gli allenatori, oggi sono cambiate le cose e contano di più. Allegri ha detto che bisogna avere pazienza di costruire. Ma qui c'è sempre poca pazienza".
Nella lotta al quarto posto rientra prepotentemente il Napoli?
"Stiamo arrivando alla fine e viene fuori al realtà. O sei bravo o non lo sei. Queste sono le partite verità. Vedremo, sono tutti esami da qui alla fine. Pirlo ora ha un esame enorme, nelle prossime tre partite vedremo se riesce a migliorarsi nel gestire periodi così delicati. Sarà un periodo chiave per tutte. Benevento e Spezia non sono salve, così come la Juventus non è così sicura di andare in Champions".
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