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Il Fatto Quotidiano - Quasi 200 partite, 3 miliardi da spartire: ecco come funzionerà la SuperlegaTUTTO mercato WEB
martedì 20 aprile 2021, 19:53Serie A
di Tommaso Bonan

Il Fatto Quotidiano - Quasi 200 partite, 3 miliardi da spartire: ecco come funzionerà la Superlega

Venti squadre, quasi 200 partite a stagione, 4 miliardi l’anno da spartire (ma non fra tutti). Sono le prime indicazioni sulla Superlega - il nuovo campionato internazionale che nelle intenzioni dei “Top 12” dovrebbe sostituire la Champions League è pensato per garantire una base fissa di entrate ai club - rivelate da ilfattoquotidiano.it.

La formula - Le 20 partecipanti sono 15 soci-fondatori - si legge - che hanno diritto eterno di partecipazione (a patto di rispettare alcuni parametri infrastrutturali ed economici: fra questo, anche un salary cup pari al 55% del fatturato), e 5 invitate che possono cambiare di anno in anno. Le squadre saranno divise in due gironi da 10, con partite di andata e ritorno. Le prime 4 si qualificano ai quarti di finale, dove si incrociano in base al piazzamento. Finale secca in campo neutro. 193 partite in totale, meno di quante ne promette la nuova Champions (a quota 225) ma sempre d’elite, da un minimo di 18 a un massimo di 23 per squadra.

Clausola Mondiale per club - C’è pure una clausola - continua l'edizione on line de Il Fatto Quotidiano - che strizza l’occhio alla Fifa: i 12 migliori della Superlega parteciperebbero al nuovo mondiale per club organizzato dalla massima organizzazione calcistica mondiale.


La parte economica - Al momento dell’ingresso nel torneo, i 15 soci-fondatori riceveranno un assegno una tantum di 3,5 miliardi (da JP Morgan), un prestito, da restituire in comode rate ventennali. Non tutti però avranno la stessa fetta della torta: ai 6 club andranno 350 milioni, a 4 club 225 milioni, a 2 club 112 milioni e a 3 club solo 100. Nemmeno i soci-fondatori saranno uguali fra loro.

I ricavi - Solo di diritti tv - riportano sempre le indiscrezioni de Il Fatto quotidiano - la Superlega dovrebbe valere 4 miliardi l’anno. Tolti 850 milioni di costi fissi, ne restano oltre 3 da spartire. Formalmente, il 65% della torta si divide in parti uguali: ma di questo, metà solo fra i 15 soci fondatori, metà fra tutte e 20 le squadre (quindi alle 5 invitate solo le briciole). Poi c’è un 15% di divisione commerciale, che spetta a soci fondatori (divisi in due gruppi: 10 soci di Serie A e 5 di Serie B). E infine un 25% “meritocratico”, in base al piazzamento.