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La Champions parla inglese! Chelsea in finale col City: 2-0 al Real Madrid, Tuchel batte Zidane
Chelsea in finale di Champions: 2-0 al Real Madrid, decidono Werner e Mount.
Più giovane, più veloce, più convincente. Il Chelsea di Timo Werner, il bomber che in questa Champions non segnava da sette partite, e di Mason Mount, il nuovo che avanza del calcio inglese, butta fuori il Real Madrid dei campioni a fine ciclo e di Zinedine Zidane. Per la prima volta nella sua carriera da allenatore, il francese perde una semifinale della massima competizione continentale: in finale, per il secondo anno consecutivo, ci va Thomas Tuchel, che il 29 maggio sfiderà a Istanbul il Manchester City di Pep Guardiola per la coppa dalle grandi orecchie. Finale tutta inglese, è la terza volta nella storia, così come è la terza volta nella storia dei Blues. Più belli all’andata, più belli al ritorno: le occasioni dei vecchi galattici sono due, piede e testa di Karim Benzema, praticamente l’unico giocatore davvero pericoloso della formazione spagnola. Per il resto, un monologo inglese, sul crinale della beffa per le tantissime occasioni sprecate fino al gol liberatorio di Mount. Un ’99, per la cronaca. È la vittoria del calcio made in UK, è la vittoria di Tuchel che si toglierà anche qualche sassolino dalle scarpe nei confronti del “suo” PSG. Ora gli tocca sfidare il Manchester City di Pep Guardiola: lo farà già questa domenica in campionato, antipasto ricco della partita più attesa della stagione. Perde Zidane, che può continuare a correre per la Liga e poi s’interrogherà su quale sarà il suo futuro.
LE SCELTE INIZIALI - Tuchel deve mandare in panchina Pulisic e sceglie Havertz con Mount dietro Werner. Confermata per il resto la formazione di Valdebebas, mentre Zidane offre parecchie novità. Due grandi ritorni su tutti: quello di Ramos da titolare e quello di Hazard nello stadio che l’ha consacrato ai massimi livelli europei. Di fatto, le merengues vanno in campo con un 3-5-2 con Vinicius a destra e Mendy a sinistra. Quest’ultimo gioca contro suo cugino, Edouard, portiere dei Blues.
UN OFFSIDE, DUE VOLTE MENDY, WERNER IN GOL: CHELSEA AVANTI AL 45’ - Un tempo si sarebbe definita di studio la prima fase del match. Rudiger suona la sveglia al 12’, sei minuti dopo Werner batte per la prima volta Courtois ma parte in fuorigioco sull’assist di Chilwell. L’appuntamento è solo rimandato: alla mezz’ora, Kanté scappa alla mediana Real e serve Havertz. Pallonetto sul portiere belga in uscita e traversa: la sfera finisce sulla testa di Werner, che batte a porta vuota. Prima e dopo, due squilli di Mendy (Edouard), entrambi su Benzema: un volo su un tiro da fuori del francese e un gran colpo di reni su una zuccata aerea sempre del 9. Animi caldi ma poco segnalare nel resto della ripresa: al ritorno degli spogliatoi il Chelsea è in vantaggio col risultato di 1-0.
IL REAL MAI PERICOLOSO, IL CHELSEA SPRECA DI TUTTO. POI ARRIVA MOUNT - La ripresa inizia con una preview di quel che sarà: dopo due minuti Havertz sfiora il due a zero ma la traversa gli dice di no. Tra sfortuna, bravura altrui ed errori propri, la formazione di casa sbaglia una quantità impressionante di occasioni per chiudere la questione, su tutte un’altra palla gol di Havertz (bravo Courtois). Ma anche Mount (mira alta) e Kanté (gran chiusura di Valverde) ci mettono del loro per tenere in vita il Real. Mai davvero pericolosa, la squadra di Zidane, che pure prova a scuotere i suoi buttando dentro Asensio e il già menzionato Valverde. Nel finale, il 2-0 sospirato e meritato: ancora Kanté lancia Pulisic. Cross, Mount, gol.
Il tabellino
CHELSEA-REAL MADRID 2-0 (1-1 all’andata)
(20’ Werner, 85’ Mount)
Ammoniti: 14’ Jorginho, 39’ Christensen nel Chelsea. 36’ Ramos, 62’ Nacho, 72’ Kroos, 90’ Valverde nel Real Madrid.
CHELSEA (3-4-2-1): Mendy; Christensen, Thiago Silva, Rudiger; Azpilicueta (86’ James), Jorginho, Kanté, Chilwell; Havertz (90ì+4 Giroud), Mount (86’ Ziyech); Werner (67’ Pulisic). Allenatore: Thomas Tuchel.
REAL MADRID (3-5-2): Courtois; Militao, Nacho, Ramos; Vinicius Jr (63’ Asensio), Kroos, Casemiro (76’ Rodrygo), Modric, Mendy (63’ Mendy); Benzema, Hazard (89’ Mariano). Allenatore: Zinedine Zidane.
Più giovane, più veloce, più convincente. Il Chelsea di Timo Werner, il bomber che in questa Champions non segnava da sette partite, e di Mason Mount, il nuovo che avanza del calcio inglese, butta fuori il Real Madrid dei campioni a fine ciclo e di Zinedine Zidane. Per la prima volta nella sua carriera da allenatore, il francese perde una semifinale della massima competizione continentale: in finale, per il secondo anno consecutivo, ci va Thomas Tuchel, che il 29 maggio sfiderà a Istanbul il Manchester City di Pep Guardiola per la coppa dalle grandi orecchie. Finale tutta inglese, è la terza volta nella storia, così come è la terza volta nella storia dei Blues. Più belli all’andata, più belli al ritorno: le occasioni dei vecchi galattici sono due, piede e testa di Karim Benzema, praticamente l’unico giocatore davvero pericoloso della formazione spagnola. Per il resto, un monologo inglese, sul crinale della beffa per le tantissime occasioni sprecate fino al gol liberatorio di Mount. Un ’99, per la cronaca. È la vittoria del calcio made in UK, è la vittoria di Tuchel che si toglierà anche qualche sassolino dalle scarpe nei confronti del “suo” PSG. Ora gli tocca sfidare il Manchester City di Pep Guardiola: lo farà già questa domenica in campionato, antipasto ricco della partita più attesa della stagione. Perde Zidane, che può continuare a correre per la Liga e poi s’interrogherà su quale sarà il suo futuro.
LE SCELTE INIZIALI - Tuchel deve mandare in panchina Pulisic e sceglie Havertz con Mount dietro Werner. Confermata per il resto la formazione di Valdebebas, mentre Zidane offre parecchie novità. Due grandi ritorni su tutti: quello di Ramos da titolare e quello di Hazard nello stadio che l’ha consacrato ai massimi livelli europei. Di fatto, le merengues vanno in campo con un 3-5-2 con Vinicius a destra e Mendy a sinistra. Quest’ultimo gioca contro suo cugino, Edouard, portiere dei Blues.
UN OFFSIDE, DUE VOLTE MENDY, WERNER IN GOL: CHELSEA AVANTI AL 45’ - Un tempo si sarebbe definita di studio la prima fase del match. Rudiger suona la sveglia al 12’, sei minuti dopo Werner batte per la prima volta Courtois ma parte in fuorigioco sull’assist di Chilwell. L’appuntamento è solo rimandato: alla mezz’ora, Kanté scappa alla mediana Real e serve Havertz. Pallonetto sul portiere belga in uscita e traversa: la sfera finisce sulla testa di Werner, che batte a porta vuota. Prima e dopo, due squilli di Mendy (Edouard), entrambi su Benzema: un volo su un tiro da fuori del francese e un gran colpo di reni su una zuccata aerea sempre del 9. Animi caldi ma poco segnalare nel resto della ripresa: al ritorno degli spogliatoi il Chelsea è in vantaggio col risultato di 1-0.
IL REAL MAI PERICOLOSO, IL CHELSEA SPRECA DI TUTTO. POI ARRIVA MOUNT - La ripresa inizia con una preview di quel che sarà: dopo due minuti Havertz sfiora il due a zero ma la traversa gli dice di no. Tra sfortuna, bravura altrui ed errori propri, la formazione di casa sbaglia una quantità impressionante di occasioni per chiudere la questione, su tutte un’altra palla gol di Havertz (bravo Courtois). Ma anche Mount (mira alta) e Kanté (gran chiusura di Valverde) ci mettono del loro per tenere in vita il Real. Mai davvero pericolosa, la squadra di Zidane, che pure prova a scuotere i suoi buttando dentro Asensio e il già menzionato Valverde. Nel finale, il 2-0 sospirato e meritato: ancora Kanté lancia Pulisic. Cross, Mount, gol.
Il tabellino
CHELSEA-REAL MADRID 2-0 (1-1 all’andata)
(20’ Werner, 85’ Mount)
Ammoniti: 14’ Jorginho, 39’ Christensen nel Chelsea. 36’ Ramos, 62’ Nacho, 72’ Kroos, 90’ Valverde nel Real Madrid.
CHELSEA (3-4-2-1): Mendy; Christensen, Thiago Silva, Rudiger; Azpilicueta (86’ James), Jorginho, Kanté, Chilwell; Havertz (90ì+4 Giroud), Mount (86’ Ziyech); Werner (67’ Pulisic). Allenatore: Thomas Tuchel.
REAL MADRID (3-5-2): Courtois; Militao, Nacho, Ramos; Vinicius Jr (63’ Asensio), Kroos, Casemiro (76’ Rodrygo), Modric, Mendy (63’ Mendy); Benzema, Hazard (89’ Mariano). Allenatore: Zinedine Zidane.
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