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FOCUS TMW - I dieci bilanci di Andrea Agnelli: +42 nel 2017, da lì in poi solo perditeTUTTO mercato WEB
© foto di Nicolò Campo/Image Sport
lunedì 10 maggio 2021, 12:13Serie A
di Andrea Losapio

FOCUS TMW - I dieci bilanci di Andrea Agnelli: +42 nel 2017, da lì in poi solo perdite

La crisi attuale della Juventus ha una onda lunghissima. Come lanciare un sasso nell'acqua e vedere i cerchi che si riverberano fino ad allungarsi sempre di più. Come un'onda che cresce su quella precedente, quando il mare è in tempesta. I dieci bilanci bianconeri sono chiari in questo senso, con la presidenza di Agnelli. Se è vero che l'ultimo è influenzato - molto in negativo - dal Covid, dall'altra la situazione non è certo rosea già da prima.

I PRIMI ANNI - Quando Agnelli diventa presidente il fatturato ha una possibilità di crescere fino ai massimi livelli. Con la vittoria dello Scudetto - e senza la Champions - c'è un primo gradino, sfondando quota 213 milioni. Le plusvalenze ammontano a 15 milioni, il bilancio è comunque molto in negativo per 48,6 milioni. L'assenza della coppa continentale - dopo i problemi con Delneri - fanno da volano in negativo. I primi investimenti nel 2012-13 fanno crescere il tutto, arrivando a 283,8 milioni con solamente 1,5 di plusvalenze. Un risultato netto da -16 milioni (circa) quindi ampiamente gestibile dalla Juve, magari alzando le compravendite. Cosa che succede nei due anni successivi, pur rimanendo su cifre molto basse: 7,8 milioni di plusvalenze nel 2013-14 con un bilancio da -6,7 milioni. 10,8 nel 2014-15 e un bilancio positivo di 2,3: qui c'è la prima finale di Champions League con Massimiliano Allegri, la prima crescita (esplosione) del brand ma con plusvalenze ancora ridimensionate.

IN POSITIVO - I primi tre anni di Massimiliano Allegri sono ottimi. Le plusvalenze incominciano a crescere, ma sono cifre che arrivano cedendo giocatori di primo livello. Uno di questi è Pogba che dà la possibilità di chiudere il bilancio 2016-17 con uno storico +42 che realizza come la Juventus sia sostenibile: nei cinque anni c'è da registrare un +27. Con due finali di Champions League, facendo capire come il precedente modello di business sarebbe ottimale. Anche perché se è vero che serve un uomo copertina, dall'altro la Juve aveva risultati. Non tutti possono essere Real Madrid o Barcellona oppure Manchester United.

DA RONALDO IN POI - Sarebbe ingeneroso affermare che Cristiano Ronaldo sia il problema, l'apice di tutti i mali. Perché non è così. Anche prendere Higuain a 90 milioni di euro - con 18 milioni in ammortamento anno su anno - non è un affare. Forse De Ligt, comunque pagandolo circa 80 milioni, è una scelta corretta più delle altre, perché semplicemente potrebbe produrre un ritorno nell'investimento. Basta avere l'uomo copertina per avere un certo tipo di volano? Sicuramente la Juventus ha migliorato il proprio fatturato, arrivando fino a 621 milioni, ma con 120 milioni di plusvalenze. Il problema è che prima era Pogba a essere venduto, poi altri come Audero o Kean, Coman o Spinazzola. Gente con uno stipendio (ancora) sostenibile per fare spazio ai Rabiot e ai Ramsey, figli degli ammortamenti molto alti, anno dopo anno.

VOGLIA DI GRANDEUR - Forse la Juventus - e lo stesso Andrea Agnelli - pensa che il calcio abbia uno sviluppo sempre più alto, che non ci possa essere un limite fisico al fatturato. Il Bayern Monaco guadagna di più della Juventus (il doppio) da dieci anni con l'Allianz Arena, ma non può arrivare al fatturato da miliardo come Real Madrid o Barcellona. Questo è il problema vero: la Juve raggiungeva migliori risultati sportivi con meno plusvalenze, meno ingaggi e meno spese. Forse un ritorno alle origini potrebbe avere senso, anche se il passo (di gambero) rischia di non essere breve.

2011-12
FATTURATO 213,7 milioni - 15,1 plusvalenze - -48,6 bilancio

2012-13
FATTURATO 283,8 milioni - 1,5 plusvalenze - -15,9 bilancio


2013-14
FATTURATO 315,7 milioni - 7,8 plusvalenze - -6,7 bilancio

2014-15
FATTURATO 348,2 milioni - 10,8 plusvalenze - +2,3 bilancio

2015-16
FATTURATO 387,9 milioni - 36 plusvalenze - +4,0 bilancio

2016-17
FATTURATO 562,7 milioni - 139,4 plusvalenze - +42,6 bilancio

2017-18
FATTURATO 504,6 milioni - 81,5 plusvalenze - -19 bilancio

2018-19
FATTURATO 621,5 milioni - 120,3 plusvalenze - -40 bilancio

2019-20
FATTURATO 573,4 milioni - 166,6 plusvalenze - -71,4 bilancio