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Telenovela senza fine: la Superlega è viva! Svelati i documenti da El Confidencial
Una telenovela senza fine. E che non è certo arrivata alle sue ultime pagine. Il quotidiano El Confidencial (che ha avuto accesso al contratto originale della Superlega, quello firmato da tutti i 12 Club Fondatori) e pure Sport, spiegano infatti come il progetto nato il 17 aprile sia ancora vivo nonostante gli annunci di uscita dei 6 club inglesi, dell'Atletico Madrid, di Inter e Milan.
Uno dei passaggi chiave del contratto è il seguente: "I fondatori hanno concordato di possedere congiuntamente ed in parti uguali la European Super League Company SL, una società a responsabilità limitata che possiederà e gestirà la Superlega direttamente e attraverso una serie di affiliate". Le minacce della UEFA, così come le proteste dei tifosi, come noto avevano fatto fare marcia indietro a Inter, Milan, Atletico Madrid, Manchester United, Manchester City, Arsenal, Chelsea, Tottenham e Liverpool, ma tutti questi club avrebbero annunciato la propria uscita dal progetto solo verbalmente.
Nei fatti, spiegano le fonti, nessuno dei club citati ha però rinunciato realmente alle proprie azioni e quindi la società che dovrebbe gestire la Superlega è ancora di proprietà (ed in parti uguali) di tutte le 12 società. L'accordo firmato il 17 aprile (e depositato in Tribunale) insomma non è stato sciolto e resta in vigore a tutti gli effetti. Con tutte le 12 società che, al netto dei comunicati di rinuncia, sarebbero ancora dentro al progetto a tutti gli effetti.
LA RISPOSTA UEFA Con un comunicato ufficiale, la UEFA prende posizione in merito all'entrata in scena della Corte di Giustizia dell'Unione Europea dopo che i club della Superlega hanno chiesto l'intervento per possibili violazioni delle norme anti-concorrenza: "La UEFA prende atto dell'annuncio da parte della Corte di Giustizia dell'UE del riferimento da parte di un Tribunale di Madrid sulla cosiddetta European Super League, nonostante il ritiro di nove dei suoi club fondatori. La UEFA ha fiducia nella sua posizione e la difenderà con forza".
Uno dei passaggi chiave del contratto è il seguente: "I fondatori hanno concordato di possedere congiuntamente ed in parti uguali la European Super League Company SL, una società a responsabilità limitata che possiederà e gestirà la Superlega direttamente e attraverso una serie di affiliate". Le minacce della UEFA, così come le proteste dei tifosi, come noto avevano fatto fare marcia indietro a Inter, Milan, Atletico Madrid, Manchester United, Manchester City, Arsenal, Chelsea, Tottenham e Liverpool, ma tutti questi club avrebbero annunciato la propria uscita dal progetto solo verbalmente.
Nei fatti, spiegano le fonti, nessuno dei club citati ha però rinunciato realmente alle proprie azioni e quindi la società che dovrebbe gestire la Superlega è ancora di proprietà (ed in parti uguali) di tutte le 12 società. L'accordo firmato il 17 aprile (e depositato in Tribunale) insomma non è stato sciolto e resta in vigore a tutti gli effetti. Con tutte le 12 società che, al netto dei comunicati di rinuncia, sarebbero ancora dentro al progetto a tutti gli effetti.
LA RISPOSTA UEFA Con un comunicato ufficiale, la UEFA prende posizione in merito all'entrata in scena della Corte di Giustizia dell'Unione Europea dopo che i club della Superlega hanno chiesto l'intervento per possibili violazioni delle norme anti-concorrenza: "La UEFA prende atto dell'annuncio da parte della Corte di Giustizia dell'UE del riferimento da parte di un Tribunale di Madrid sulla cosiddetta European Super League, nonostante il ritiro di nove dei suoi club fondatori. La UEFA ha fiducia nella sua posizione e la difenderà con forza".
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