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TMW RADIO - De Paola: "Szczęsny deve fermarsi. Roma, classica vittoria alla Mourinho"
Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Vincenzo Marangio
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Paolo De Paola, ex direttore di Tuttosport e Corriere dello Sport, ospite dell'editoriale di TMW Radio:
La Roma di Mourinho fa tre su tre:
"La vittoria della Roma è quella meno meritata rispetto a quelle di Milan e Napoli. Ma è un successo in pieno stile Mourinho, che alla fine, anche con fortuna, riesce a centrare l'obiettivo. Il Sassuolo mi è piaciuto, insieme all'Atalanta è una mina pericolosa per qualsiasi avversario".
Il Milan è la squadra più avanti?
"È un campionato strano, non dobbiamo farci sorprendere dalla partenza. Bisognerà capire quale sarà il punto di incrocio tra l'inizio a razzo di alcune squadre e il ritorno di alcune. Il Milan mi ha impressionato, è la migliore, ma le squadre di Pioli partono a bomba per poi calare nella fase cruciale. Questo è il mio unico dubbio. Tonali è stato eccezionale, sta crescendo in maniera meravigliosa".
Pioli ha dominato contro Sarri:
"Mi inviti a nozze, perché qualche tifoso della Juventus lo stava rimpiangendo e non capisco perché. Il Milan ha travolto la Lazio, che aveva qualche problema in fase di arretramento, che per Sarri è la normalità. Anche a Napoli, all'inizio, c'erano queste difficoltà. La Lazio era abituata a un altro tipo di gioco, ha bisogno di una doccia scozzese per far svegliare tutti i giocatori. Dove porterà questa trasformazione? Sarri può essere un grande teorico, ma ha bisogno degli elementi giusti che riescano ad andare in sintonia assoluta con le sue pretese. La bellezza l'abbiamo vista soltanto a Napoli, non al Chelsea e alla Juventus".
Cosa ha pensato dopo Napoli-Juventus?
"Si può celebrare Spalletti, un allenatore che io ammiro. Ma è stata la partita delle papere. Szczęsny? Deve fermarsi, ma non perché va messo in punizione. Ha bisogno di una pausa di riflessione, in questo momento ha smarrito le sue doti e deve ritrovarle. Non è una distrazione, non più. Serve l'aiuto di un mental coach, che sa entrare nella testa di un giocatore e spiegare bene il motivo di questi svarioni del portiere. È una questione di responsabilità, dopo gli addii di Buffon e Ronaldo? Stanno succedendo cose clamorose alla Juventus, che era sotto organico ma non ha un gioco. La squadra vista a Napoli era impaurita".
La Roma di Mourinho fa tre su tre:
"La vittoria della Roma è quella meno meritata rispetto a quelle di Milan e Napoli. Ma è un successo in pieno stile Mourinho, che alla fine, anche con fortuna, riesce a centrare l'obiettivo. Il Sassuolo mi è piaciuto, insieme all'Atalanta è una mina pericolosa per qualsiasi avversario".
Il Milan è la squadra più avanti?
"È un campionato strano, non dobbiamo farci sorprendere dalla partenza. Bisognerà capire quale sarà il punto di incrocio tra l'inizio a razzo di alcune squadre e il ritorno di alcune. Il Milan mi ha impressionato, è la migliore, ma le squadre di Pioli partono a bomba per poi calare nella fase cruciale. Questo è il mio unico dubbio. Tonali è stato eccezionale, sta crescendo in maniera meravigliosa".
Pioli ha dominato contro Sarri:
"Mi inviti a nozze, perché qualche tifoso della Juventus lo stava rimpiangendo e non capisco perché. Il Milan ha travolto la Lazio, che aveva qualche problema in fase di arretramento, che per Sarri è la normalità. Anche a Napoli, all'inizio, c'erano queste difficoltà. La Lazio era abituata a un altro tipo di gioco, ha bisogno di una doccia scozzese per far svegliare tutti i giocatori. Dove porterà questa trasformazione? Sarri può essere un grande teorico, ma ha bisogno degli elementi giusti che riescano ad andare in sintonia assoluta con le sue pretese. La bellezza l'abbiamo vista soltanto a Napoli, non al Chelsea e alla Juventus".
Cosa ha pensato dopo Napoli-Juventus?
"Si può celebrare Spalletti, un allenatore che io ammiro. Ma è stata la partita delle papere. Szczęsny? Deve fermarsi, ma non perché va messo in punizione. Ha bisogno di una pausa di riflessione, in questo momento ha smarrito le sue doti e deve ritrovarle. Non è una distrazione, non più. Serve l'aiuto di un mental coach, che sa entrare nella testa di un giocatore e spiegare bene il motivo di questi svarioni del portiere. È una questione di responsabilità, dopo gli addii di Buffon e Ronaldo? Stanno succedendo cose clamorose alla Juventus, che era sotto organico ma non ha un gioco. La squadra vista a Napoli era impaurita".
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