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Salernitana corsara a Verona: la magia di Kastanos rilancia i campani nella bagarre salvezza
La Salernitana torna in campo dopo l'intervento dell'ASL e strappa i tre punti al Verona di Tudor. A decidere il match del Bentegodi sono le reti di Djuric (su rigore) e Kastanos, che hanno reso vano il momentaneo pari di Darko Lazovic. Ottavo k.o. in questo campionato per i veneti, i granata si portano invece ad un solo punto dal penultimo posto del Genoa.
Le scelte dei due allenatori
Tudor ripropone quasi in blocco lo spartito di La Spezia. Una sola variazione rispetto al blitz del Picco: Tameze si accomoda in panchina e cede il binario di destra a Depaoli, all'esordio in gialloblù dal primo minuto. Colantuono, al pari del collega croato, è costretto a fare i conti con numerose assenze per Covid: davanti c'è spazio per il tandem Gondo-Djuric, sugli esterni ci sono invece Zortea e Jaroszynski.
Il Verona domina, ma è la Salernitana a sbloccarla
La conduzione del gioco è appannaggio della squadra di Tudor, che per quasi mezz'ora gestisce il palleggio e sfiora in almeno in due circostanze il vantaggio. Dapprima con Simeone, che s'avvita su un bel cross di Depaoli e sfiora il legno alla sinistra di Belec, complice una deviazione quasi esiziale di Veseli, e poi con Ilic, che impegna lo stesso Belec con una botta di mancino dalla media distanza. Basta però un cigolio della difesa gialloblù per stravolgere l'inerzia della gara: Gondo sfreccia davanti a Gunter, che lo colpisce in piena area. Contatto difficile da decifrare, ma per Dionisi non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Sul dischetto di presenta Djuric, che fredda Pandur con una botta centrale.
Lazovic firma il pari, Kastanos il nuovo sorpasso con una magia
Il Verona fa capolino dal tunnel dopo l'intervallo con rinnovati propositi, anche se il tentativo di reazione è piuttosto confusionario. Tudor corregge l'assetto con gli ingressi di Kalinic e Barak: escono Depaoli e un deludente Simeone, visibilmente rammaricato per la prova incolore di questa sera. Nel tramestio generale arriva il pari, firmato da Lazovic, che apre il piattone dal lato corto dell'area e sorprende Belec, non perfetto nell'occasione. È proprio quando l'Hellas si accinge a organizzare l'assalto finale che la Salernitana firma il nuovo vantaggio con Kastanos, che mette fuori causa Pandur con un calcio di punizione pennellato alla perfezione, reso ancor più velenoso da una deviazione impercettibile di Lasagna. Il Verona non ci sta e si riversa nella metà campo campana: Kalinic spaventa Belec con un colpo di tacco elegante ma inefficace, Barak lo impegna con il piattone da un paio di metri. L'espulsione nel finale di Ilic, reo di aver applaudito platealmente (e in maniera evidentemente ironica) Dionisi complica ulteriormente l'assedio dell'Hellas, che è costretto a rassegnarsi al k.o.
Le scelte dei due allenatori
Tudor ripropone quasi in blocco lo spartito di La Spezia. Una sola variazione rispetto al blitz del Picco: Tameze si accomoda in panchina e cede il binario di destra a Depaoli, all'esordio in gialloblù dal primo minuto. Colantuono, al pari del collega croato, è costretto a fare i conti con numerose assenze per Covid: davanti c'è spazio per il tandem Gondo-Djuric, sugli esterni ci sono invece Zortea e Jaroszynski.
Il Verona domina, ma è la Salernitana a sbloccarla
La conduzione del gioco è appannaggio della squadra di Tudor, che per quasi mezz'ora gestisce il palleggio e sfiora in almeno in due circostanze il vantaggio. Dapprima con Simeone, che s'avvita su un bel cross di Depaoli e sfiora il legno alla sinistra di Belec, complice una deviazione quasi esiziale di Veseli, e poi con Ilic, che impegna lo stesso Belec con una botta di mancino dalla media distanza. Basta però un cigolio della difesa gialloblù per stravolgere l'inerzia della gara: Gondo sfreccia davanti a Gunter, che lo colpisce in piena area. Contatto difficile da decifrare, ma per Dionisi non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Sul dischetto di presenta Djuric, che fredda Pandur con una botta centrale.
Lazovic firma il pari, Kastanos il nuovo sorpasso con una magia
Il Verona fa capolino dal tunnel dopo l'intervallo con rinnovati propositi, anche se il tentativo di reazione è piuttosto confusionario. Tudor corregge l'assetto con gli ingressi di Kalinic e Barak: escono Depaoli e un deludente Simeone, visibilmente rammaricato per la prova incolore di questa sera. Nel tramestio generale arriva il pari, firmato da Lazovic, che apre il piattone dal lato corto dell'area e sorprende Belec, non perfetto nell'occasione. È proprio quando l'Hellas si accinge a organizzare l'assalto finale che la Salernitana firma il nuovo vantaggio con Kastanos, che mette fuori causa Pandur con un calcio di punizione pennellato alla perfezione, reso ancor più velenoso da una deviazione impercettibile di Lasagna. Il Verona non ci sta e si riversa nella metà campo campana: Kalinic spaventa Belec con un colpo di tacco elegante ma inefficace, Barak lo impegna con il piattone da un paio di metri. L'espulsione nel finale di Ilic, reo di aver applaudito platealmente (e in maniera evidentemente ironica) Dionisi complica ulteriormente l'assedio dell'Hellas, che è costretto a rassegnarsi al k.o.
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