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Braglia: "Genoa, se viene esonerato Sheva, è il fallimento di un progetto. Calafiori ok"
Il Genoa al centro della nostra chiacchierata con Simone Braglia, ex portiere rossoblù. la situazione dei liguri è molto delicata e Shevchenko è già in bilico. "Credo - dice a Tuttomercatoweb.com - che la partita col Milan in Coppa Italia non sia decisiva, quella con la Fiorentina in campionato sì. E' una situazione molto complicata perchè se esonerano Sheva è il fallimento di un progetto. Non credo possano tornare Ballardini o Maran, sarebbe solo per una questione economia. Se si intravede qualcosa di progettuale penso possa arrivare qualcuno dall'estero".
Non sarebbe un altro rischio?
"Dal punto di vista dell'obiettivo finale si però dipende se ti vuoi salvare o fare un progetto di lunga gittata. In quest'ultimo puoi anche prenderti rischio di andare in B... Risalire non è facile ma vanno fatti anche i conti economici e la situazione precedente del Genoa non era florida: l'azienda calcio deve sottostare a certe regole. Il problema è legato al fattore economico e ad un equilibrio da raggiungere. occorre che le società tornino padrone dei cartellini dei giocatori".
Che pensa degli acquisti?
"Hefti lo conoscevo, guardo il campionato svizzero. E' un buon giocatore e in prospettiva utile per un progetto".
Arriverà anche Calafiori...
"Buon giocatore pure lui, è giovane e rientra in un discorso di pianificazione. Tutte devono riscoprire il discorso del ringiovanimento. Se un anziano è come bra, tanto di cappello, ma molti altri quel che dovevano dare lo hanno dato. In Nazionale dopo Chiellini e Bonucci chi metteremo al loro posto? Serve un ricambio generazionale. Bisogna saper rinnovare".
Non sarebbe un altro rischio?
"Dal punto di vista dell'obiettivo finale si però dipende se ti vuoi salvare o fare un progetto di lunga gittata. In quest'ultimo puoi anche prenderti rischio di andare in B... Risalire non è facile ma vanno fatti anche i conti economici e la situazione precedente del Genoa non era florida: l'azienda calcio deve sottostare a certe regole. Il problema è legato al fattore economico e ad un equilibrio da raggiungere. occorre che le società tornino padrone dei cartellini dei giocatori".
Che pensa degli acquisti?
"Hefti lo conoscevo, guardo il campionato svizzero. E' un buon giocatore e in prospettiva utile per un progetto".
Arriverà anche Calafiori...
"Buon giocatore pure lui, è giovane e rientra in un discorso di pianificazione. Tutte devono riscoprire il discorso del ringiovanimento. Se un anziano è come bra, tanto di cappello, ma molti altri quel che dovevano dare lo hanno dato. In Nazionale dopo Chiellini e Bonucci chi metteremo al loro posto? Serve un ricambio generazionale. Bisogna saper rinnovare".
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