Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Serie A
TMW RADIO - Sconcerti: "In Italia giochiamo il calcio degli altri e ci vergogniamo del nostro"TUTTO mercato WEB
giovedì 5 maggio 2022, 08:20Serie A
di Raimondo De Magistris

TMW RADIO - Sconcerti: "In Italia giochiamo il calcio degli altri e ci vergogniamo del nostro"

Ospite: Sconcerti:" Villarreal squadra molto organizzata. Klopp allenatore che applica un calcio con più aspetti. Barella e Tonali potrebbero giocare nel Liverpool." In studio: Paolo Ghisoni - Maracanà con Marco Piccari e Eleonora Marini
00:00
/
00:00
"Chi vedresti tra i giocatori italiani nel Liverpool? Tonali. Barella? Sì, anche lui". Parole e pensieri di Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo italiano intervistato da 'TMW Radio'. "Il Sud America non conta più a livello mondiale perché tutto il mondo si è scolarizzato con l'apertura agli stranieri, tutto l'altro mondo è andato a scuola nei campionati europei e questi campionati ti restituiscono giocatori rifiniti perché hai imparato nel grande calcio. Noi non mandiamo giocatori all'estero, lo equipariamo alla fuga dei cervelli, ma se noi avessimo 100 italiani che giocano all'estero avremmo una grande Nazionale. Non c'è dubbio che noi siamo giocatori di calcio, il giocatore è abituato alla gara, e siamo sempre stati un passaggio tra il Sud America e l'Europa del Nord. Ora invece giochiamo il calcio degli altri e ci vergogniamo del nostro calcio. Se noi giochiamo all'inglese o alla spagnola, saranno sempre meglio gli inglesi o gli spagnoli. Se noi giochiamo all'italiano, siamo i migliori. La cosa importante è essere numeri uno nella cosa che fai, mentre così noi siamo una mescolanza di tantissime idee calcistiche senza averne essenzialmente una".