Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Serie A
Nella domenica dei big match, le sfide più complicate sono quelle di Inter e JuventusTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 18 settembre 2022, 08:45Serie A
di Ivan Cardia

Nella domenica dei big match, le sfide più complicate sono quelle di Inter e Juventus

Un campionato che non ha espresso una vera e propria dominatrice è normale che regali un big match dietro l'altro. Viste le distanze ridotte, in classifica ma pure come livello di gioco, almeno 5-6 squadre in questo momento possono definirsi "grandi". Quantomeno nel senso di potenziali pretendenti allo scudetto, che oggi è sulla maglia del Milan. Poi le distanze si amplieranno, la competizione si sfilaccerà, e insomma a un certo punto partirà pure la volata. Ma per ora, domenica dopo domenica, le gare di cartello non si fanno certo desiderare.

Pioli col Napoli. Ma anche Roma-Atalanta. Proprio i rossoneri saranno protagonisti di quella che, a oggi, è la miglior sfida possibile in Italia. Anche se priva di Leao e Osimhen, due forze della natura al servizio dei rispettivi compagni, Milan-Napoli è partita da luci a San Siro. Fra le due, c'è la Dea. La davano tutti indietro, e invece è lì al primo posto. Sarà di scena a Roma, nella tana di Mourinho, uno che al titolo ci deve puntare per definizione. E ora ha pure la responsabilità di un mercato più che sontuoso.


L'Inter a Udine, la Juve a Monza. Sono le sfide più complicate. Dodici punti, a oggi, valgono un sesto posto. Parecchio momentaneo, e infatti quello che nei nerazzurri di Simone Inzaghi non funziona non è certo il piazzamento in classifica, più che volatile con appena sei giornate alle spalle. Semmai, è nel gioco e nella testa che Lautaro & Co devono ancora dare delle risposte. Finora, i nerazzurri hanno perso tutti i big match disputati: segnale di debolezza. D'altro canto, hanno anche vinto tutte le partite "da vincere": segnale di forza. Nella domenica in cui tre - o quattro, dipende da quelle che saranno le ambizioni dell'Atalanta - concorrenti si sfidano a duello, per l'Inter possono arrivare risposte. Solo un pazzo, del resto, terrebbe fuori Inzaghi dalla corsa scudetto così presto. D'altra parte, a nessuno verrebbe in mente di posizionarlo in pole nella griglia attuale. Battere l'Udinese, la squadra più in forma del campionato, e magari approfittare di qualche passo falso o qualche pareggio, sarebbe un segnale cruciale. Chi gioca contro un avversario diretto, in questo momento della stagione, ha meno da perdere. È per questo, e per il valore dei friulani, che la sfida più complicata è proprio quella che attende l'Inter: alla Dacia Arena, ha qualcosa da dimostrare, contro un avversario molto tosto. L'altra partita più tosta della giornata è quella della Juventus. Non è quella che metterà i bianconeri contro il Monza del nuovo mister Palladino, senza nulla togliere ai brianzoli. La squadra di Massimiliano Allegri, che non sarà in panchina per squalifica, la partita la gioca più che altro contro se stessa. Mica semplice.