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tmw / monza / Serie A
L'impossibilità di avere un modello AjaxTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 17 aprile 2019, 10:15Serie A
di Marco Conterio
fonte dal nostro inviato a Torino

L'impossibilità di avere un modello Ajax

Gli insipidi e altezzosi commenti del giorno dopo hanno tutti un luogo comune, una parola in comune. Qualcosa in comune, insomma. "Modello". Terra d'inventori, una volta, di carta carbone e di fotocopie oggi, l'Italia. La marea olandese, araba fenice, ha portato frettolosamente a pensare che quello debba adesso essere il prototipo da seguire, affinare. Quello vincente, semplicemente copiabile, imitabile. Che l'Ajax sia un prodotto riproducibile, in scala pure maggiorata, col denaro e con l'investimento. Ed è quanto di più sbagliato ed errato si possa pensare. La vittoria con la Juventus è figlia di una generazione, di un progetto, di una storia. Non è episodio ma lenta e paziente costruzione. Anzi. Ricostruzione. Quel gioco lì, con quegli artisti lì, diciannovenni al soldo dello spettacolo, della bella concretezza, è figlio di una terra. Dell'Olanda. Non è un caso se la Rivoluzione Arancione di Johan Cruyff è arrivata lì, negli anni della protesta, della contestazione. Dei Tulipani che gridano libertà, che rivendicano diritti. Che esprimono questa loro voglia e desiderio di emancipazione sociale, loro per primi, anche nel calcio. Ed è una filosofia che dura e perdura, anche se pure lì, nella terra del disinibito e del lecito, del consentito, ha avuto ostacoli e inciampi. E sono quelli di chi ha voluto fare poi il passo ulteriore, senza capire che l'Olanda e l'Ajax sono quello. Libertà, rivoluzione e organizzazione. L'Italia non è questo, non potrà mai esserlo. E' semmai invenzione e genio, difficilmente progetto e programmazione. Non c'è pazienza, c'è la caccia all'oggi, al risultato. L'Ajax c'è in Olanda, da noi non potrà mai essercene uno. Per questo parlare di modello è un errore. E' un esempio. Impossibile, purtroppo, da seguire, in un paese per vecchi.