Leader nel Lecce neopromosso e obiettivo di mercato dell'Inter. Chi è Morten Hjulmand

Nel calcio italiano di oggi si discute da tempo immemore di come la Serie B non sia più un bacino da cui le società della massima serie, big comprese, possano attingere per trovare giocatori di livello. Il campionato attuale, però, potrebbe essere la classica eccezione che conferma la regola. Iniziando a valutare i giocatori che hanno guidato il Lecce di Marco Baroni alla promozione. Uno su tutti Morten Hjulmand, danese finito già nel mirino dell'Inter.

Gli esordi in patria - Classe 1999 il numero 42 dei salentini è cresciuto nel settore giovanile del Copenhagen, il club più importante della Danimarca, fino al 2018 quando a 19 anni è stato ceduto all'Admira Wacker, formazione della massima serie austriaca, con la quale si è imposto nel giro di poco tempo come un titolare assoluto della squadra (30 presenze di media nelle due stagioni completate). Poi nel gennaio 2020 ecco la chiamata del Lecce, con Pantaleo Corvino che era alla ricerca di un nuovo elemento della formazione allora nelle mani di Eugenio Corini.

Le caratteristiche tecniche - Forte fisicamente (185 cm di altezza per 72 kg di peso) Hjlumand gioca principalmente come vertice basso di una mediana a tre (il Lecce utilizza di base il 4-3-3), con la possibilità di essere schierato, all'occorrenza, anche come mezzala destra nonostante le sue qualità di smistatore di palloni meglio si adattino ad una posizione più centrale. È, infatti, la visione di gioco, unita alle qualità fisiche, la dote migliore del titolare della Danimarca Under21.

Quale ruolo nell'Inter? - Dovendolo incastrare nel quadro tattico della formazione di Simone Inzaghi viene facile incasellare Hjulmand nel ruolo di vice Brozovic. Una figura, quella del sostituto del croato, che oggi manca e pesa nell'economia della stagione nerazzurra. Tanto che in assenza del 77 il tecnico dell'Inter è stato costretto a schierare in quella posizione Barella, snaturandone e limitandone le qualità, oppure un Gagliardini che appare non adatto al livello attuale dei campioni d'Italia.