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ESCLUSIVA TMW - Dal Nicaragua, in campo nonostante il virus. "Ma i giocatori vogliono fermarsi"TUTTO mercato WEB
domenica 5 aprile 2020, 15:45Serie A
di Marco Conterio
esclusiva

Dal Nicaragua, in campo nonostante il virus. "Ma i giocatori vogliono fermarsi"

Nei giochi senza frontiere del calcio mondiale, stanotte la Juventus Managua ha battuto 3-0 il Diriangen mentre i concittadini del Managua hanno fatto 0-0 sul campo del Real Madriz. 1-1 invece tra Ocotal e Sabanas. Siamo in Nicaragua, Centro America, una delle ultime roccaforti del pallone che rotola ancora nonostante la pandemia, nonostante le morti, nonostante la paura. In Europa la Bielorussia calcia e scalcia tra fischi e polemiche, ha ripreso in Asia il Tagikistan, in Africa si era fermato e poi ha deciso subito di riprendere il Burundi.

Il collega de La Prensa, Nectali Zeledon, risponde dalla capitale, Managua. E per Tuttomercatoweb.com risponde alle domande che tutti, nel mondo del calcio, continuano a porsi. Perché il Nicaragua sta ancora giocando? "C'è stata una riunione, un'assemblea direttiva della Lega. Nove club su dieci hanno votato perché si continuasse a giocare.

La Liga, inoltre, ha fatto un comunicato spiegando di essersi consultata col Ministero della Salute, con la Concacaf e con la Federazione per spiegare la sua posizione e che non c'erano problemi".
E nessuno si è opposto?
"Il Ministero non ha imposto restrizioni e la Federazione, che ha sospeso dal suo canto i tornei, ha indicato che in caso di prosecuzione sarebbe stata tutta responsabilità della Lega".
>I giocatori che ne pensano?
"I ragazzi vogliono fermarsi. Temono di contagiarsi e di infettare i propri familiari. Secondo la rosa del Ferretti, un club della Prima divisione, un dirigente avrebbe detto che se non avessero avuto intenzione di giocare o di allenarsi, avrebbero potuto passare liberamente in sede per rescindere".
E nessuno ha accettato.
"Vivono grazie a questi stipendi. Il russo Nikita Solodchenko, però, proprio del Ferretti, ha chiesto permesso ed è tornato in patria perché non si sentiva sicuro".
E gli spalti?
"Sono vuoti, le porte sono chiuse. Il problema è che nei campi del Municipal Jalapa e del Real Madrid, i tifosi si sono ritrovati sulle colline o sulle mura alte, per vedere le partite la scorsa settimana".
Si fermerà, a suo avviso?
"E' difficile. I dati ufficiali, almeno, parlano di una malattia non in aumento e credo che si continuerà a vedere il calcio giocato in Nicaragua ma a porte chiuse".