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ESCLUSIVA TMW - "Nosotros vamos con Dios". Il Presidente del Managua racconta il suo NicaraguaTUTTO mercato WEB
lunedì 6 aprile 2020, 17:00Serie A
di Marco Conterio
esclusiva

"Nosotros vamos con Dios". Il Presidente del Managua racconta il suo Nicaragua

"Abbiamo solo sei casi, il sistema funziona. Consideriamo accettabile il fatto di giocare e di farlo a porte chiuse ma rispetteremo la volontà del Ministero della Salute"
"Ci sono pochi casi di positivi in Nicaragua. Ecco perché abbiamo deciso di giocare". Denis Salinas è il presidente del Managua, la squadra della capitale del Nicaragua. In testa al Clausura, in una stagione dove sta giocando la prima storica Champions Concacaf. Solo che è l'anno della pandemia, del Coronavirus. Del calcio mondiale che si ferma, tranne in poche isole. La Bielorussia, in Europa. Il Burundi, che si ferma, poi riparte, unico baluardo senza mascherina e col pallone ai piedi. Il Tajikistan, in Asia, che ha assegnato la Supercoppa. E poi c'è il Nicaragua, sei milioni d'abitanti nel Centro America, En Dios confiamos come motto nazionale. Salinas non è solo presidente del Managua, è anche vicepresidente della Liga Primera nazionale. Tuttomercatoweb.com lo ha raggiunto durante questi giorni convulsi dove la piccola terra che lega insieme le Americhe è diventata oggetto di dibattito internazionale e sportivo.
Perché non vi siete fermati, Salinas?
"I casi di Coronavirus, in tutto il Nicaragua, sono solo sei in tutto: tre sono attualmente positivi, due sono guariti e una persona è purtroppo deceduta".
Non è che avete fatto pochi controlli?
"No. Abbiamo usato le precauzioni, e abbiamo un ottimo sistema sanitario. I casi positivi vengono da fuori dal paese".
Così il calcio non si è fermato.
"Consideriamo accettabile il fatto di giocare e di farlo a porte chiuse. Così evitiamo l'affollamento di tifosi e una densità di persone troppo alta. In questo modo cercheremo di completare per quanto possibile il torneo. Seguiremo alla lettera i regolamenti e le istruzioni del Ministero della Salute, dando priorità assoluta alla salute e al rispetto dello sport".



Il Nicaragua è finito al centro della mappa calcistica mondiale.
"Tutta questa attenzione a livello mondiale è arrivata all'improvviso, non ce l'aspettavamo. Però tanti media internazionali cercano i nostri ragazzi ma molte società stanno dicendo di no per evitare fraintendimenti".
Nella crisi, proseguire a giocare è anche un'opportunità che la Lega ha considerato. Adesso vendere i diritti tv all'estero per voi sarà remunerativo.
"E' un tema che riguarda la Lega, negozierà questa con l'autorizzazione della Giunta Direttiva. In questo caso il Direttore della Liga Primera Nicaragua, il messicano Luis Rosas".



Più soldi, più crescita.
"Sottostimate la nostra lega. Il valore della nostra formazione si è visto nella Champions Concacaf: abbiamo giocato contro gli honduregni del Motagua. In rosa hanno Emilio Izaguirre e solo con lui ci pago tutta la nostra rosa. Abbiamo giocato un partidazo: 2-1 all'andata, 1-1 lì. In più ci hanno versato il sale sulla panchina, hanno spento la luce allo stadio per quindici minuti...".
Sul serio?
"Sembrano scherzi, no? Però nel calcio succede ancora questo".
Un altro fattore importante sono le scommesse.
Ci invia i dati di un'agenzia di betting e dice. "Increible. Su una partita, tra Chinandega e Juventus Managua, sono stati giocati fino a 1,2 milioni di dollari".
Però in gioco c'è la salute, Presidente.
"Faremo quel che potremo fare, quel che le norme ci consentiranno di fare. Sarà il Ministero della Salute a dettarci la linea, a dirci 'giocate o fermatevi'. Noi ci siamo attrezzati come club, ci sono le attrezzature sanitarie, il gel per i ragazzi, giocatori e arbitri non si salutano. Siamo molto severi nel rispetto delle norme e per adesso non abbiamo avuto problemi".





Ieri avete pareggiato. Ora, se tutto proseguirà, vi attende un'altra settimana importante.
"Grazie a Dio andiamo bene nella Liga e non ci sono casi tra i giocatori. Mercoledì e sabato della Settimana Santa giocheremo gare importanti e speriamo di continuare così. Nosotros vamos con Dios, e lo dico sul serio".
Si spieghi.
"I miei ragazzi pregano prima di ogni partita e in settimana c'è una Pastora Evangelica che ci fa visita. Anche e soprattutto adesso, che c'è tanto bisogno".