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Gubbio, Lakti: "Peccato lo stop, eravamo in crescita. Alla Fiorentina decennio straordinario"
Nel consueto appuntamento settimanale con i tesserati, quest'oggi, in casa Gubbio, ha parlato il centrocampista Erald Lakti. Che ha ripercorso, quando uno spiraglio di luce si inizia a vedere, il periodo di isolamento: "Adesso con la Fase 2 posso seguire il programma del prof anche al parco, ma la routine non è cambiata molto rispetto a qualche mese fa, si deve ancora prestare attenzione. Mi alleno molto con mio fratello... ma non chiedetemi chi è più forte, siamo diversi, ci completeremo! (ride, ndr). Entrambi da piccoli avevamo il pallone tra i piedi, e di questo ringrazio molto mio papà, che mi ha aiutato tanto, anche se è stato un amico di famiglia a convincerlo a portarmi a giocare a calcio: a 9 anni sono poi arrivato alla Fiorentina, lo scorso anno ho concluso il settore giovanile viola da capitano con la vittoria della Coppa Italia, è stata davvero una soddisfazione. Altra emozione anche la tournée americana, ho giocato tre gare con la prima squadra, ma è stata bella anche la panchina lo scorso anno nel decisivo match contro il Genoa: siamo riusciti a pareggiare e a salvare la squadra. Certo, ora l'esordio con la Fiorentina sarebbe proprio la ciliegina sulla torta. Il mio idolo? In molti mi dicono che assomiglio a Gattuso, che per altro mi piace molto, questo è un orgoglio".
Si parla poi dell'arrivo a Gubbio: "Dopo il rientro dall'America avevo deciso però di andare in prestito, c'erano diverse squadre ma Gubbio è una grande piazza per i giovani, e anche il mister, Guidi, mi ha aiutato molto nella scelta: con lui mi sono adattato anche come terzino destro, è stato un bel traguardo. Non mi aspettavo neppure di giocare così tanto, ma sono contento, vuol dire che mi sono fatto trovare pronto e ho lavorato bene: sono molto soddisfatto".
Sul campionato: "Tra i grandi si è molto attaccati ai punti, anche una sola lunghezza può fare la differenza, cosa che non succede nel calcio giovanile. Siamo una squadra giovane, con qualche elemento di esperienza, ma siamo competitivi, e nel girone di ritorno, anche contro squadre di grande valore come Reggiana e Vicenza siamo riusciti a strappare punti. Stavamo diventando una grande squadra".
Conclude poi con una nota sul suo futuro: "Le voci di mercato sono uno stimolo in più, è una bella cosa, ma adesso è presto per parlare di futuro, di concreto non c'è niente: vedremo cosa succederà quando aprirà il mercato. Intanto pensiamo a finire questa stagione, già la A sta trovando difficoltà a ripartire, figurarsi la B e C".
Si parla poi dell'arrivo a Gubbio: "Dopo il rientro dall'America avevo deciso però di andare in prestito, c'erano diverse squadre ma Gubbio è una grande piazza per i giovani, e anche il mister, Guidi, mi ha aiutato molto nella scelta: con lui mi sono adattato anche come terzino destro, è stato un bel traguardo. Non mi aspettavo neppure di giocare così tanto, ma sono contento, vuol dire che mi sono fatto trovare pronto e ho lavorato bene: sono molto soddisfatto".
Sul campionato: "Tra i grandi si è molto attaccati ai punti, anche una sola lunghezza può fare la differenza, cosa che non succede nel calcio giovanile. Siamo una squadra giovane, con qualche elemento di esperienza, ma siamo competitivi, e nel girone di ritorno, anche contro squadre di grande valore come Reggiana e Vicenza siamo riusciti a strappare punti. Stavamo diventando una grande squadra".
Conclude poi con una nota sul suo futuro: "Le voci di mercato sono uno stimolo in più, è una bella cosa, ma adesso è presto per parlare di futuro, di concreto non c'è niente: vedremo cosa succederà quando aprirà il mercato. Intanto pensiamo a finire questa stagione, già la A sta trovando difficoltà a ripartire, figurarsi la B e C".
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