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TMW RADIO - Brambati: "Lazio, ora due partite chiave. Superlega sbagliata, Uefa rifletta"
Ospiti: Luca Capriotti: "Confronto Inzaghi - Gattuso. Dzeko top giocatore" - Massimo Brambati: "Napoli - Lazio in Champions e Fonseca spero vinca la coppa" -
Arturo Di Napoli: "In Champions il Napoli. Zapata da top club" -
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Maracanà con Marco Piccari e Cinzia Santangeli
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Al Maracanà di TMW Radio è arrivato il momento dell'ex calciatore e procuratore sportivo Massimo Brambati.
Napoli-Lazio, un match decisivo per la zona Champions?
"Se non è decisiva, lo è quasi. Si sta arrivando alla fine e queste partite sono un dentro o fuori. La Lazio dovrà recuperare anche la partita col Torino, un passo falso potrebbe diventare decisivo, così come una vittoria. La Lazio ha fatto una grande rincorsa ed è quella che ha meno da perdere. I passi falsi delle altre hanno fatto sì che la rincorsa della Lazio si concretizzasse. Questa partita e quella con il Milan sono due partite fondamentali per la squadra di Inzaghi. Ha tutte le carte in regola per centrare la Champions. Il Napoli ha l'organico più forte insieme a Inter e Juventus, ma ha avuto tante defezioni e per Gattuso non è stato facile vivere anche la sua situazione nel club".
Tra Napoli e Lazio chi vede meglio?
"Dipenderà la situazione anche dagli altri scontri diretti. E' una corsa alla Champions che raccoglie anche altre squadre. E' molto difficile dire che andrà avanti, ma le prossime due partite diranno tanto, soprattutto per la Lazio".
Roma-Atalanta, le motivazioni faranno la differenza?
"Se una squadra punta più su un obiettivo che su un altro è un errore. Se la matematica è ancora dalla tua parte, devi seguire entrambi. Sono un estimatore di Fonseca, che ha avuto i suoi problemi e ha fatto anche i suoi errori, ma la semifinale di EL è dovuta non a fortuna ma al suo lavoro. Sarei contento se vincesse il trofeo".
Che dice della Superlega? Agnelli, Marotta, Scaroni, dovrebbero essere sostituiti?
"Io sono molto d'accordo con Conte, quando ha detto il suo pensiero nel post gara. Sono anche io affezionato alla meritocrazia, appoggio i tifosi e le loro idee, ma la Uefa dovrebbe dire che sono le società che mantengono il calcio e non l'organizzazione. A queste bisognerebbe dare i giusti meriti. La Uefa dovrebbe mettersi la mano sulla coscienza e dire che certe distribuzioni sono per l'interesse della Uefa e non delle società. Servirebbero redistribuzioni più eque. Agnelli ha organizzato, Marotta ha seguito Zhang, Maldini non sapeva nulla. Lui dovrebbe chiedersi allora quanto conta all'interno del Milan".
Ma il Milan ci va in Champions?
"Rischia. Ha un calendario da dentro o fuori. Ha Lazio, Juve e Atalanta, anche se alla fine. Con il ko col Sassuolo si è complicato la vita".
Napoli-Lazio, un match decisivo per la zona Champions?
"Se non è decisiva, lo è quasi. Si sta arrivando alla fine e queste partite sono un dentro o fuori. La Lazio dovrà recuperare anche la partita col Torino, un passo falso potrebbe diventare decisivo, così come una vittoria. La Lazio ha fatto una grande rincorsa ed è quella che ha meno da perdere. I passi falsi delle altre hanno fatto sì che la rincorsa della Lazio si concretizzasse. Questa partita e quella con il Milan sono due partite fondamentali per la squadra di Inzaghi. Ha tutte le carte in regola per centrare la Champions. Il Napoli ha l'organico più forte insieme a Inter e Juventus, ma ha avuto tante defezioni e per Gattuso non è stato facile vivere anche la sua situazione nel club".
Tra Napoli e Lazio chi vede meglio?
"Dipenderà la situazione anche dagli altri scontri diretti. E' una corsa alla Champions che raccoglie anche altre squadre. E' molto difficile dire che andrà avanti, ma le prossime due partite diranno tanto, soprattutto per la Lazio".
Roma-Atalanta, le motivazioni faranno la differenza?
"Se una squadra punta più su un obiettivo che su un altro è un errore. Se la matematica è ancora dalla tua parte, devi seguire entrambi. Sono un estimatore di Fonseca, che ha avuto i suoi problemi e ha fatto anche i suoi errori, ma la semifinale di EL è dovuta non a fortuna ma al suo lavoro. Sarei contento se vincesse il trofeo".
Che dice della Superlega? Agnelli, Marotta, Scaroni, dovrebbero essere sostituiti?
"Io sono molto d'accordo con Conte, quando ha detto il suo pensiero nel post gara. Sono anche io affezionato alla meritocrazia, appoggio i tifosi e le loro idee, ma la Uefa dovrebbe dire che sono le società che mantengono il calcio e non l'organizzazione. A queste bisognerebbe dare i giusti meriti. La Uefa dovrebbe mettersi la mano sulla coscienza e dire che certe distribuzioni sono per l'interesse della Uefa e non delle società. Servirebbero redistribuzioni più eque. Agnelli ha organizzato, Marotta ha seguito Zhang, Maldini non sapeva nulla. Lui dovrebbe chiedersi allora quanto conta all'interno del Milan".
Ma il Milan ci va in Champions?
"Rischia. Ha un calendario da dentro o fuori. Ha Lazio, Juve e Atalanta, anche se alla fine. Con il ko col Sassuolo si è complicato la vita".
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