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Napoli, è subito Primavera 1. Una promozione col... cucchiaio
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Un solo anno dopo la delusione della retrocessione, il Napoli è tornato a guadagnarsi la possibilità di competere nel massimo campionato nazionale riservato alla categoria Primavera. Dopo una stagione conclusa al terzo posto in classifica dietro al Pescara, che ha dominato il girone e al Lecce, la squadra partenopea sabato 12 giugno ha vinto la semifinale play off, ai rigori, in casa del Parma e in virtù della nuova riforma dei campionati, che prevede la Primavera 1 formata da 18 squadre aumentando quindi a quattro le promozioni, ha potuto festeggiare in anticipo.
Cascione al timone - Un autentico capolavoro quello di Mister Cascione, che al primo anno da allenatore nei professionisti ha regalato questa grande gioia al popolo azzurro, sicuramente avvalendosi di profili che, se mantengono le attese, possono avere un gran futuro come il centrocampista classe 2001 Valerio Labriola, autore di un eurogol, sabato, contro il Parma che è valso il pareggio a sei minuti dal termine della gara regalando ai suoi la possibilità di giocarsi il passaggio del turno ai tempi supplementari e confermando quanto di buono fatto vedere dal suo rientro a Napoli, nel mercato invernale, dopo la parentesi poco felice della prima parte di stagione in prestito alla Fermana in Serie C. Altro giocatore molto importante nello scacchiere partenopeo è Gennaro Iaccarino che dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile azzurro, si è imposto come leader anche nel campionato Primavera padroneggiando nella zona mediana del campo. Altra sicurezza per Mister Cascione lo è stato Nello D’Onofrio, difensore forte fisicamente ma allo stesso tempo veloce e scattante che insieme al suo compagno di reparto Davide Costanzo, già convocato in prima squadra, hanno dato molta solidità ed aiutato a portare a casa punti importanti per la classifica finale.
Cataldi, cucchiaio di gioia - Nel reparto avanzato le armi a disposizione della compagine napoletana sono state sicuramente Antonio Cioffi e Giuseppe D’Agostino, entrambi hanno siglato reti molto importanti capitalizzando al meglio la mole di gioco creata. Giuseppe stava pure per mettere lo zampino regalando la vittoria contro il Parma, prima dei rigori, ma è stato fermato dalla traversa a pochi minuti dal termine dei tempi supplementari. Meritevole di menzione pure Riccardo Cataldi, ragazzo arrivato da svincolato dopo l’ultimo anno passato al Trapani, e che dopo essere stato una colonna del centrocampo durante l’annata ha segnato anche il rigore decisivo (col cucchiaio) che ha sancito la vittoria nella semifinale playoff facendo urlare tutti dalla gioia.
Cascione al timone - Un autentico capolavoro quello di Mister Cascione, che al primo anno da allenatore nei professionisti ha regalato questa grande gioia al popolo azzurro, sicuramente avvalendosi di profili che, se mantengono le attese, possono avere un gran futuro come il centrocampista classe 2001 Valerio Labriola, autore di un eurogol, sabato, contro il Parma che è valso il pareggio a sei minuti dal termine della gara regalando ai suoi la possibilità di giocarsi il passaggio del turno ai tempi supplementari e confermando quanto di buono fatto vedere dal suo rientro a Napoli, nel mercato invernale, dopo la parentesi poco felice della prima parte di stagione in prestito alla Fermana in Serie C. Altro giocatore molto importante nello scacchiere partenopeo è Gennaro Iaccarino che dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile azzurro, si è imposto come leader anche nel campionato Primavera padroneggiando nella zona mediana del campo. Altra sicurezza per Mister Cascione lo è stato Nello D’Onofrio, difensore forte fisicamente ma allo stesso tempo veloce e scattante che insieme al suo compagno di reparto Davide Costanzo, già convocato in prima squadra, hanno dato molta solidità ed aiutato a portare a casa punti importanti per la classifica finale.
Cataldi, cucchiaio di gioia - Nel reparto avanzato le armi a disposizione della compagine napoletana sono state sicuramente Antonio Cioffi e Giuseppe D’Agostino, entrambi hanno siglato reti molto importanti capitalizzando al meglio la mole di gioco creata. Giuseppe stava pure per mettere lo zampino regalando la vittoria contro il Parma, prima dei rigori, ma è stato fermato dalla traversa a pochi minuti dal termine dei tempi supplementari. Meritevole di menzione pure Riccardo Cataldi, ragazzo arrivato da svincolato dopo l’ultimo anno passato al Trapani, e che dopo essere stato una colonna del centrocampo durante l’annata ha segnato anche il rigore decisivo (col cucchiaio) che ha sancito la vittoria nella semifinale playoff facendo urlare tutti dalla gioia.
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