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Le pagelle dell'Inter - Ecco perché Barella è tra i 30 da Pallone d'Oro. Difesa top, poi il naufragioTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 16 ottobre 2021, 20:07Serie A
di Marco Conterio

Le pagelle dell'Inter - Ecco perché Barella è tra i 30 da Pallone d'Oro. Difesa top, poi il naufragio

Lazio-Inter 3-1 al 90'
Handanovic 5.5 Gioca tutta la gara mettendo i guantoni nel modo giusto. Sul 2-1 della Lazio, però, la respinta è corta, morbida, precisa sui piedi di Felipe Anderson.

Skriniar 6 La gara di tutta la difesa: 80' di anticipi e chiusure, spalle e fisico. Gioca una gara da bodyguard su chiunque provi a forzare l'ingresso dell'area difesa da Handanovic. Poi è nel bel mezzo dei due gol subiti.

De Vrij 5.5 L'ex fischiato della partita, gioca di fino e di geometrie, andando in anticipo su Immobile e tenendolo bene a bada. Nel finale naufraga come tutta la difesa.

Bastoni 6 Provoca il rigore ma quando salti a occhi chiusi contro l'attaccante, un tocco del genere arriva per involontarie e ineluttabili leggi fisiche. Difende d'esperienza per il resto, con calma da professionista. (dal 68' Dumfries 5.5 Un assist sbagliato e tanto nervosismo in campo, compresa la rabbia per il 2-1 della Lazio. Rischia il rosso e sarebbe stato meritato il secondo giallo)

Darmian 6 La capocciata che propizia il rigore conquistato è un colpo di disperata forza e intuizione. Pedro lo fa spesso rinculare, a volte è impreciso in fase di riproposizione e allora preferisce l'ordine difensivo.

Gagliardini 6 In quelle mattonelle la Lazio trova sempre terreno per iniziare a far capolino nella metà campo nerazzurra. Non commette grandi sbavature ma i biancocelesti lo puntano come anello meno solido del reparto. (dal 68' Vecino 5.5 Inzaghi gli chiede di entrare e di riempire l'area. Non lo fa mai e da quando entra l'Inter perde molte geometrie in mezzo al campo)


Brozovic 6.5 La conferma che l'abito non fa il monaco. Bomba al collo e look scapestrato, ha il raziocinio e l'intelligenza tattica, e pure la freddezza, dei registi da Oscar.

Barella 7 Il campionario di uno dei migliori trenta giocatori al Mondo in questo momento s'arricchisce sempre di nuovi colpi. L'incursione di furbizia per il rigore ma pure il tocco sotto in area di messista fattura. Delizioso.

Dimarco 6.5 Esterno mancino in uno schema più di contenimento e ripartenza, un'altra partita che lo mette nella corsia dei candidati al Mondiale di Qatar. Suo il primo assolo che porta al gol del vantaggio.

Dzeko 6 I due della Lazio, non certamente tra le coppie deluxe d'Europa anche perché prive del leader Acerbi, lo ingabbiano: lui però gioca di sponda, di spalle, per i compagni. Generoso avversario giurato dell'Olimpico che lo fischia copiosamente (dal 76' Martinez sv)

Perisic 6.5 La disponibilità e la capacità di saper indossare abiti tattici continuamente diversi è sorprendente. Rigore di freddezza olimpica, non avesse i periodi di forma e concentrazione ondivaga, sarebbe ben più avanti nelle gerarchie dei sogni. (dal 68' Correa 5.5 Non inventa praticamente nulla dal momento dell'ingresso in campo)

Inzaghi 5.5 I cambi la decidono al contrario: le intuizioni Perisic, Dimarco e Darmian sono ben più che indovinate. Però i cambi fanno perdere all'Inter equilibrio e stabilità: senza Dzeko, manca un polmone che faccia respirare l'Inter e tra difesa e centrocampo mancano i riferimenti.