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TMW RADIO - Mora: "Lo Scudetto si gioca tra Napoli e Milano. Direi più Inter che Milan"
Nicola Mora ai microfoni di Niccolò Ceccarini
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L'ex difensore Nicola Mora è intervenuto in diretta su TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto: "Stasera il Napoli ha un'occasione importante. Il Sassuolo sarà un esame perché ha dimostrato di essere in condizione ed è allenato bene da Dionisi, tre giorni dopo un'ottima prestazione".
Come descrivere Mertens?
"L'avevano criticato perché lo pensavano finito dopo il lungo infortunio, invece ha avuto il tempo di riprendersi e mostrare le sue qualità più uniche che rare. Sta dimostrando con i fatti di poter risultare utile".
Basta lui per sostituire Osimhen?
"C'è anche Petagna, Mertens può dare quella spinta in più ma se basti solo lui non so dirlo. Ci sono tanti incontri ravvicinati e decisivi ora per il Napoli, mi auguro che Spalletti trovi un sistema di gioco che permetta di non stressare troppo le punte. La speranza è che Mertens tenga in un mese di grande stress".
Rrahmani se l'aspettava così?
"In molti l'hanno dato come acquisto sbagliato ma a Verona aveva giocato bene. Ci ha messo un po' ad entrare nei meccanismi del Napoli, ma lavorando sodo adesso raccoglie ciò che ha seminato in un anno nel quale non aveva quasi mai giocato. Oggi con Koulibaly compone la coppia meglio assortita della Serie A".
Fa più paura l'Inter o il Milan?
"Dico l'Inter. Faceva paura anche quando era a -7 perché hanno la rosa più competitiva assieme al Napoli. Il Milan invece ha mostrato di avere grossi cali di concentrazione e di risultati. Sicuramente lo Scudetto si gioca tra Napoli e Milano, ma identificherei più l'Inter".
Come giudica il Torino di Juric?
"Stanno facendo grandi cose, per loro però sarà dura fare a meno di Belotti. Juric sta facendo un ottimo lavoro, la squadra è viva pur nei vari alti e bassi".
Che ne pensa di Iachini a Parma?
"Io auguro di tornare subito in Serie A al Parma. L'idea Maresca aveva affascinato anche me, perché ha studiato all'ombra di grandi allenatori come Pep Guardiola. Pensavamo potesse portare una ventata di nuovo ma così non è stato. Ora hanno cambiato allenatore, per ora lo sta tenendo a galla quel "vecchietto" che hanno in porta. Spero che con la sua esperienza possano tornare a vedere il sole".
Anno buono per il Bari?
"Diciamolo piano, perché sono anni che soffrono. Spero di sì, per uscire dalla Serie C serve programmazione, serietà, tempo e un pizzico di fortuna. Se è vero che la ruota gira speriamo di rivedere il Bari dove gli compete".
Come descrivere Mertens?
"L'avevano criticato perché lo pensavano finito dopo il lungo infortunio, invece ha avuto il tempo di riprendersi e mostrare le sue qualità più uniche che rare. Sta dimostrando con i fatti di poter risultare utile".
Basta lui per sostituire Osimhen?
"C'è anche Petagna, Mertens può dare quella spinta in più ma se basti solo lui non so dirlo. Ci sono tanti incontri ravvicinati e decisivi ora per il Napoli, mi auguro che Spalletti trovi un sistema di gioco che permetta di non stressare troppo le punte. La speranza è che Mertens tenga in un mese di grande stress".
Rrahmani se l'aspettava così?
"In molti l'hanno dato come acquisto sbagliato ma a Verona aveva giocato bene. Ci ha messo un po' ad entrare nei meccanismi del Napoli, ma lavorando sodo adesso raccoglie ciò che ha seminato in un anno nel quale non aveva quasi mai giocato. Oggi con Koulibaly compone la coppia meglio assortita della Serie A".
Fa più paura l'Inter o il Milan?
"Dico l'Inter. Faceva paura anche quando era a -7 perché hanno la rosa più competitiva assieme al Napoli. Il Milan invece ha mostrato di avere grossi cali di concentrazione e di risultati. Sicuramente lo Scudetto si gioca tra Napoli e Milano, ma identificherei più l'Inter".
Come giudica il Torino di Juric?
"Stanno facendo grandi cose, per loro però sarà dura fare a meno di Belotti. Juric sta facendo un ottimo lavoro, la squadra è viva pur nei vari alti e bassi".
Che ne pensa di Iachini a Parma?
"Io auguro di tornare subito in Serie A al Parma. L'idea Maresca aveva affascinato anche me, perché ha studiato all'ombra di grandi allenatori come Pep Guardiola. Pensavamo potesse portare una ventata di nuovo ma così non è stato. Ora hanno cambiato allenatore, per ora lo sta tenendo a galla quel "vecchietto" che hanno in porta. Spero che con la sua esperienza possano tornare a vedere il sole".
Anno buono per il Bari?
"Diciamolo piano, perché sono anni che soffrono. Spero di sì, per uscire dalla Serie C serve programmazione, serietà, tempo e un pizzico di fortuna. Se è vero che la ruota gira speriamo di rivedere il Bari dove gli compete".
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