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Napoli, ko tra gli applausi del Maradona: alla pari con l'Atalanta senza 5 titolari
Il Napoli perde partita e vetta del campionato, ma nel momento più difficile della sua stagione può vedere comunque il bicchiere mezzo pieno avendo messo in difficoltà la lanciatissima Atalanta nonostante ben cinque titolari fuori. La squadra di Spalletti, finita sotto al primo tiro degli uomini di Gasperini dopo pochi minuti, può trarre indicazioni positive dalla reazione e soprattutto dal cambio modulo col passaggio al 3-4-3 - per coprire meglio il campo in ampiezza e non soffrire le catene esterne devastanti dei bergamaschi - ma anche dalla prova di alcuni rincalzi (in particolare Malcuit, Juan Jesus e poi Ounas nel finale) che ora avranno maggiore spazio.
Palleggio di qualità, poi due uscite ed un calo fisico
Il Napoli non si disunisce, fraseggia con qualità e convinzione, manda spesso a vuoto la pressione nerazzurra e la ribalta con i gol di Zielinski e poi di Mertens nella ripresa, su assist di Malcuit a punire la linea altissima. Alla lunga però il Napoli paga lo sforzo fisico dei soliti ed il giorno in meno di recupero dopo la gara col Sassuolo. Incassato il pareggio, col movimento del centrale che si inserisce e crea imprevedibilità - in questo caso Demiral - Spalletti è costretto al doppio cambio: fuori gli stremati Lozano e Mertens, da preservare alla quarta gara ravvicinata di fila da titolare, per Ounas al rientro e Petagna con altre caratteristiche. Ed in precedenza l'uscita forzata di Lobotka - infortunio da valutare, al suo posto Demme - aveva già tolto parecchia velocità nel giro palla.
Pareggio solo sfiorato e ko tra gli applausi del pubblico
L'Atalanta può permettersi di far entrare dalla panchina elementi come Hateboer, Ilicic, Pasalic e - dopo il gol di Freuler - persino Muriel soltanto all'82'. Nonostante tutto il Napoli resta in partita, portato nell'altra metà campo dagli strappi di Ounas e riesce anche a creare diversi presupposti fino alla palla del pareggio capitata sui piedi di Petagna in pieno recupero. La generosità della squadra viene ripagata dagli applausi del Maradona, ma chiaramente Spalletti dovrà provare a recuperare elementi importanti - a partire da Fabian ed Insigne per la gara decisiva di giovedì col Leicester - sperando di non aggiungere al lungo elenco di indisponibili anche Lobotka.
Palleggio di qualità, poi due uscite ed un calo fisico
Il Napoli non si disunisce, fraseggia con qualità e convinzione, manda spesso a vuoto la pressione nerazzurra e la ribalta con i gol di Zielinski e poi di Mertens nella ripresa, su assist di Malcuit a punire la linea altissima. Alla lunga però il Napoli paga lo sforzo fisico dei soliti ed il giorno in meno di recupero dopo la gara col Sassuolo. Incassato il pareggio, col movimento del centrale che si inserisce e crea imprevedibilità - in questo caso Demiral - Spalletti è costretto al doppio cambio: fuori gli stremati Lozano e Mertens, da preservare alla quarta gara ravvicinata di fila da titolare, per Ounas al rientro e Petagna con altre caratteristiche. Ed in precedenza l'uscita forzata di Lobotka - infortunio da valutare, al suo posto Demme - aveva già tolto parecchia velocità nel giro palla.
Pareggio solo sfiorato e ko tra gli applausi del pubblico
L'Atalanta può permettersi di far entrare dalla panchina elementi come Hateboer, Ilicic, Pasalic e - dopo il gol di Freuler - persino Muriel soltanto all'82'. Nonostante tutto il Napoli resta in partita, portato nell'altra metà campo dagli strappi di Ounas e riesce anche a creare diversi presupposti fino alla palla del pareggio capitata sui piedi di Petagna in pieno recupero. La generosità della squadra viene ripagata dagli applausi del Maradona, ma chiaramente Spalletti dovrà provare a recuperare elementi importanti - a partire da Fabian ed Insigne per la gara decisiva di giovedì col Leicester - sperando di non aggiungere al lungo elenco di indisponibili anche Lobotka.
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