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TMW RADIO - Tacchinardi: "Juve, ritorno di Paul Pogba? Ho i miei dubbi, anche tattici"
Brambati:" Il voto alla stagione di Allegri e la Juve non è sufficiente."
Di Gennaro:" Pogba serve tantissimo. Su Pessina era fallo."
Tacchinardi:" Pioli ha alzato il livello della squadra, Allegri no giusto andare su Pogba." -
Maracanà con Marco Piccari e Andrea Piervincenzi
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Alessio Tacchinardi, tecnico ed ex calciatore, ha parlato della giornata di Serie A a TMW Radio, durante Maracanà.
Giusto il ritorno di Pogba alla Juventus? E' quello che serve?
"Gli ultimi due anni sono stati non da Pogba. E' arrivato affamato alla Juventus, è diventato forte ma ha avuto un brutto rendimento al Manchester. Ci sono giocatori che quando fanno contratti a cifre alte perdono quella voglia. Ma è certo che da quello che si è visto quest'anno, con Allegri che non è riuscito ad alzare il livello della squadra, è giusto dire che servono giocatori fatti finiti e pronti come lui. Con le motivazioni giuste, può spaccare un campionato. Il prossimo anno non ci sarà più l'alibi di Ronaldo, ma cambia giocare a due o tre a metà cambio. Pogba ha ancora la gamba per portare dei gol in cascina. Mi sembra che sia un Pogba diverso rispetto a quello elastico e veloce visto ai tempi di Conte. Se lo metti a due, chi corre tra lui e Locatelli? Abbiamo visto quanti parametri zero hanno fatto bene e quanti male. Sono dubbioso, anche sulla collocazione tattica. Se non attacca più la porta, siamo sempre in confusione".
Meglio lui o Milinkovic-Savic?
"Se gioco a tre in mezzo al campo prendo Milinkovic, a due Pogba. Allegri non si capisce come vuole giocare e quindi è questo quello che mi chiedo".
Che voto darebbe alla stagione della Juventus?
"Il quarto posto credo sia l'obiettivo minimo. Non ho visto una Juve che è cresciuta e non so come si approccia alla prossima stagione. Allegri parla di spirito ritrovato, vedremo poi come vorrà giocare. Per me non è sufficienza piena".
Insigne ha salutato il Napoli. Che giocatore è stato?
"La pressione che ha avuto è stata tanta. Mi è piaciuto il ringraziamento, è stato anche massacrato, perché la piazza era pesante. Tecnicamente credo sia un grande giocatore che ha bisogno di un contesto particolare. Ha delle caratteristiche ben definite, ma limitate a un contesto di gioco particolare, ma in quel contesto fa la differenza".
Giusto il ritorno di Pogba alla Juventus? E' quello che serve?
"Gli ultimi due anni sono stati non da Pogba. E' arrivato affamato alla Juventus, è diventato forte ma ha avuto un brutto rendimento al Manchester. Ci sono giocatori che quando fanno contratti a cifre alte perdono quella voglia. Ma è certo che da quello che si è visto quest'anno, con Allegri che non è riuscito ad alzare il livello della squadra, è giusto dire che servono giocatori fatti finiti e pronti come lui. Con le motivazioni giuste, può spaccare un campionato. Il prossimo anno non ci sarà più l'alibi di Ronaldo, ma cambia giocare a due o tre a metà cambio. Pogba ha ancora la gamba per portare dei gol in cascina. Mi sembra che sia un Pogba diverso rispetto a quello elastico e veloce visto ai tempi di Conte. Se lo metti a due, chi corre tra lui e Locatelli? Abbiamo visto quanti parametri zero hanno fatto bene e quanti male. Sono dubbioso, anche sulla collocazione tattica. Se non attacca più la porta, siamo sempre in confusione".
Meglio lui o Milinkovic-Savic?
"Se gioco a tre in mezzo al campo prendo Milinkovic, a due Pogba. Allegri non si capisce come vuole giocare e quindi è questo quello che mi chiedo".
Che voto darebbe alla stagione della Juventus?
"Il quarto posto credo sia l'obiettivo minimo. Non ho visto una Juve che è cresciuta e non so come si approccia alla prossima stagione. Allegri parla di spirito ritrovato, vedremo poi come vorrà giocare. Per me non è sufficienza piena".
Insigne ha salutato il Napoli. Che giocatore è stato?
"La pressione che ha avuto è stata tanta. Mi è piaciuto il ringraziamento, è stato anche massacrato, perché la piazza era pesante. Tecnicamente credo sia un grande giocatore che ha bisogno di un contesto particolare. Ha delle caratteristiche ben definite, ma limitate a un contesto di gioco particolare, ma in quel contesto fa la differenza".
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