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TMW RADIO - Di Napoli: "Napoli macchina da guerra. Zaniolo, serviva un po' di riconoscenza"
Ospiti: Di Napoli:" Zaniolo doveva avere più riconoscenza."
Bonanni:"Mourinho lo ha messo alla gogna."
Garbo:" Atteggiamento di Zaniolo non positivo ma nessuna giustificazione alla violenza."
Impallomeni:" I tifosi si sono sentiti traditi, ma nessuna violenza può essere giustificata. -
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni
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A parlare di Napoli e non solo a TMW Radio, durante Maracanà, è stato l'ex calciatore e tecnico Arturo Di Napoli.
Vittoria bella e difficile contro la Roma per il Napoli:
"Mi è piaciuta molto la Roma come atteggiamento. E' una macchina da guerra perfetta il Napoli, sono contento per Spalletti, per i calciatori, per l'ambiente, per il nostro calcio".
Un pensiero sul caso Zaniolo?
"Quando succedono certe cose rimango basito. Qualsiasi atto di violenza va condannato. Lui è in una società di prestigio, non bisogna dimenticare cosa ha fatto la società per lui dopo gli infortuni soprattutto. Un giocatore credo debba avere anche un sentimento e un po' di buonsenso. Le società non possono essere sempre sotto scacco, Zaniolo in questo scorcio di campionato ha avuto un exploit ma anche tanto discontinuo. Se la Roma vuole una mentalità incente, anche i giocatori devono adeguarsi a queste regole. Parlo di me, per fare un esempio. L'Inter mi ha aspettato, mi vedeva come quello che doveva esplodere, ma a un certo punto se sei sempre l'eterna promessa che non sboccia mai, una società deve fare una scelta. In un momento difficile della sua carriera la società Roma e il tifosi lo hanno aspettato e coccolato, serviva una riconoscenza diversa".
Vittoria bella e difficile contro la Roma per il Napoli:
"Mi è piaciuta molto la Roma come atteggiamento. E' una macchina da guerra perfetta il Napoli, sono contento per Spalletti, per i calciatori, per l'ambiente, per il nostro calcio".
Un pensiero sul caso Zaniolo?
"Quando succedono certe cose rimango basito. Qualsiasi atto di violenza va condannato. Lui è in una società di prestigio, non bisogna dimenticare cosa ha fatto la società per lui dopo gli infortuni soprattutto. Un giocatore credo debba avere anche un sentimento e un po' di buonsenso. Le società non possono essere sempre sotto scacco, Zaniolo in questo scorcio di campionato ha avuto un exploit ma anche tanto discontinuo. Se la Roma vuole una mentalità incente, anche i giocatori devono adeguarsi a queste regole. Parlo di me, per fare un esempio. L'Inter mi ha aspettato, mi vedeva come quello che doveva esplodere, ma a un certo punto se sei sempre l'eterna promessa che non sboccia mai, una società deve fare una scelta. In un momento difficile della sua carriera la società Roma e il tifosi lo hanno aspettato e coccolato, serviva una riconoscenza diversa".
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