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Cragno giochi per il Cagliari, non per fare piaceri alla Juve...
sabato 24 febbraio 2018, 16:45In Primo piano
di Arturo Minervini
per Tuttonapoli.net

Cragno giochi per il Cagliari, non per fare piaceri alla Juve...

(di Arturo Minervini) - È uno strano sabato. Niente Napoli oggi e nemmeno domani, ci tocca aspettare lunedì per dare un pizzico di gioia al cuore in questa settimana grigia. Già, perché gli azzurri sono attesi nel posticipo di questa giornata da un Cagliari che già da giorni sta caricando l’ambiente per avere un clima infuocato. Clima che non ha certo aiutato a distendere Alessio Cragno, portiere del Cagliari che ha avuto la brillante idea di dichiarare: "Lunedì notte spero di fare un piacere alla Juve” ai microfoni della Gazzetta dello Sport.

Ora, Cragno può pensare quello che vuole come essere umano. Sul piano professionale, però, non ci fa una bella figura. Un professionista serio dovrebbe pensare a fare un piacere alla squadra da cui percepisce lo stipendio ed a quei tifosi che pagano per andare a vederlo giocare. Il piacere Cragno dovrebbe farlo al Cagliari e non certo alla Juve, che ha però la forza ed il potere di far chinare molte teste con la speranza un giorno di entrare nell’orbita bianconera. Una battuta di pessimo gusto, che non fa altro che alimentare la tensione per una gara già molto sentita dai padroni di casa (per i napoletani il Cagliari equivale al Poggibonsi, per essere chiari). 

Le parole di Cragno aprono ancora una volta il dibattito sul modo in cui alcune medio-piccole affrontano la Juve. Questo timore reverenziale che lo stesso Buffon aveva prima apertamente riconosciuto per poi ritrattare dopo l’insurrezione dell’ambiente bianconero. Interessante a tal proposito riportare le parole di Umberto Marino, direttore generale dell’Atalanta, prossimo avversario della Juve: "Il mio mentore? Devo tutto a Beppe Marotta, anzi di più. Mi ha insegnato questo mestiere: le basi della professione, la professionalità e soprattutto l'onestà intellettuale. Da lui ho capito che in società servono una proprietà forte, un management preparato e una struttura solida: solo così si può ridurre la forbice con le big".  

Un clima che sta diventando irrespirabile ed una pressione che viene rigettata costantemente sul Napoli.Ma chi lo ha detto che bisogna vincere per forza? Chi lo dice che per essere ricordati tra le cose più belle bisogna alzare un trofeo? Quanti amore scappati via ci restano dentro? Quanti di questi ci fanno tremare forte al solo pensiero. Vale così anche per il calcio. Varrà sicuramente così anche per questo Napoli, entrato già da adesso nella nostra valigia dei sogni. Non sappiamo come andrà, ma sappiamo sicuramente che nessuno da fuori può venire a dirci cosa è giusto amare. Cosa è giusto ricordare. Napoli ha un cuore diverso, tiene stretta al petto anche quelli che non sempre arrivano sotto allo striscione del traguardo con le braccia alzate. L’unica cosa che conta è sudare per lei. Di piaceri, caro Cragno, Napoli non è abituata a riceverne...