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“Fino al palazzo”, ma che succede se il palazzo cerca di frenare la rivoluzione?TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 22 marzo 2018, 21:03Copertina
di Arturo Minervini
per Tuttonapoli.net

“Fino al palazzo”, ma che succede se il palazzo cerca di frenare la rivoluzione?

(di Arturo Minervini) - C’è un senso di impotenza dinanzi alle ingiustizie. Il campionato è fermo, la mente è lucida ed ha il tempo di viaggiare a ritroso nel film di questo campionato che deve ancora vivere le sue ultime nove scene. È un Napoli in piena corsa scudetto, capace di resistere ad un momento difficile e di superarlo. Il problema del tempo che scorre è che spesso rischia di lasciare indietro ricordi che invece devono essere tutelati, per salvaguardare se stessi ed il sistema.

“Fino al palazzo a prendersi il potere”. La frase di Sarri è già leggenda, icona grafica da farsi tatuare sulla pelle dagli adepti del Sarrissmo. Una volontà chiara di rivoluzione, che deve fare i conti con un potere precostituito che non vuole di certo lasciare strada al nuovo che avanza. Con nove gare ancora da giocare, bisogna riaffermare con forma il principio per cui in questa fase finale gli arbitri sono chiamati ad una grande assunzione di responsabilità. Servirà umiltà, quella tornata di moda improvvisamente nell’ultima giornata di campionato che ha finalmente rivisto protagonista il Var, che ha sanato diversi errori.

Cagliari, Fiorentina e Lazio. Tre macchie sul cammino della Juve che non si possono ignorare o dimenticare. Non è vittimismo, è semplicemente amore della verità. È lottare perché certe vergogne non vengano perpetuate nuovamente. Errori che hanno tracciato la distanza che esiste tra Juve e Napoli, con direttori di gara che hanno ignorato il Var quando necessario o lo hanno utilizzato oltre i confini del protocollo, ad esempio quando la Fiorentina era pronta a battere un calcio di rigore proprio contro i bianconero.

Var per sempre Var. In molti hanno provato a togliere credibilità al nuovo sistema tecnologico, ma i numeri sono evidenti e spingono in una sola direzione: un maggiore utilizzo per evitare altre ingiustizie in questo rush finale. L’armata Sarrista è pronta e compatta a puntare alla vetta, ma non saranno ammesse intromissioni o tentativi di sabotaggio. Che questa sosta sia occasione per la classe arbitrale per tirare le somme e tracciare una linea comune, per far si che a decretare la vincitrice di questo torneo siano i valori in campo, non gli svarioni fuori dallo stesso.