Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / napoli / Le Interviste
Corbo: "Tra ADL ed Ancelotti c'è un rapporto puro e amichevole. Attacca Sarri perché da 6 mesi voleva il Chelsea"
martedì 25 settembre 2018, 11:00Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net
per Tuttonapoli.net

Corbo: "Tra ADL ed Ancelotti c'è un rapporto puro e amichevole. Attacca Sarri perché da 6 mesi voleva il Chelsea"

Le sue parole

Il Napoli ha superato ieri il Torino per 3-1 allo stadio Grande Torino, conquistando così i tre punti in palio grazie alla doppietta di Lorenzo Insigne e alla rete di Simone Verdi. Intervenuto durante A Tutto Napoli, trasmissione sulle frequenze di RMC Sport Network organizzata in collaborazione della redazione di Tuttonapoli.net, il giornalista Antonio Corbo ha commentato la prestazione della formazione partenopea.

Contro i granata è nato il Napoli di Ancelotti? “Ieri - ha detto il collega del quotidiano La Repubblica - s'è intravisto in una circostanza felice, il Napoli è stato bellissimo ma c'è da dire che è stata una gara in cui tutto è andato per il verso giusto. Mazzarri non ha avuto il tempo per cambiare in corso, è stato travolto e la difesa a tre è stata accerchiata dagli attaccanti azzurri. Mertens, Insigne, Callejon e Verdi hanno fatto benissimo, c'era Hamsik in mediana con vocazione offensiva. Mazzarri non se l'aspettava, il Toro s'è trovato sotto di due gol dopo 20'”.

Ieri il presidente del Napoli, al termine del match, ha detto che ha preso Ancelotti perché in futuro ha altro a cui pensare. A cosa fa riferimento? “De Laurentiis dice sempre qualcosa per dare un buffetto simbolico a Sarri, non l'ha perdonato. Non ha dimenticato gli ultimi sei mesi della gestione precedente, quando Sarri aveva già il Chelsea in testa seppure il suo Napoli ha continuato a giocare bene. Il tecnico dei londinesi non parlava mai, sembrava che gli stesse tutto bene. Ora invece ha mandato delle frecciatine aspre nei riguardi del Napoli e soprattutto del presidente, probabilmente i tempi non erano quelli giusti. Era meglio tacere, per il resto ha lasciato un grande ricordo”.

De Laurentiis elogia spesso e volentieri il suo attuale tecnico. “Il presidente si diverte con Ancelotti, gioca anche a carte col tecnico. Lui non ha pregiudizi, non c'è rischio di retro-pensiero da parte del patron. Quando c'era Sarri, De Laurentiis si sentiva colpito anche dai silenzi del tecnico. Invece il rapporto con Ancelotti non è sibilino, si sente tranquillo. Sono diventati amici”.

Cosa piace di più in questo Napoli? “Non credevo che Insigne potesse giocare al centro dell'area, come invece ha brillantemente fatto contro il Torino. Mi sembra un calciatore che sapeva sfruttare la sterzata quando è a sinistra, il passaggio o il tiro di interno destro e la copertura della fascia sinistra. Invece è un calciatore cambiato, che sfrutta il passetto rapido e la fantasia negli spazi brevi. Riesce ad arrivare facilmente davanti la porta”.

Che gara si aspetta sabato a Torino tra Juventus e Napoli? “Il calcio di luglio e di agosto è diverso da quello del campionato. Seguo una piccola regola: quando gli acquisti piacciono troppo ai tifosi, raramente sono quelli giusti. Il colpo funzionale è quello del calciatore che va a migliorare il collettivo, quello che può dare molto da domani. Ragionamento che il tifoso non conosce, perché il tifoso ricorda il titolo del giornale e crede che la popolarità sia pari alla garanzia di un contributo tale da elevare il rendimento della squadra nel campionato che va a cominciare. Invece non sempre è così”.