Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / napoli / Notizie
"Così mi hanno rubato un milione di euro", clamorosa truffa all'ex azzurro GamberiniTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 17 ottobre 2018, 21:10Notizie
di Redazione Tutto Napoli.net
per Tuttonapoli.net

"Così mi hanno rubato un milione di euro", clamorosa truffa all'ex azzurro Gamberini

«Credevo fossero amici, mi sono fidato. Sono stato ingenuo e ho perso tutti i miei risparmi passando un brutto periodo». Alessandro Gamberini, ex giocatore viola e della Nazionale, ieri nel tribunale di Prato testimonia nel processo che lo vede parte offesa di una presunta truffa. «Con i fratelli Paoli ci vedevamo spesso, soprattutto con Filippo. Lo avevo conosciuto a Firenze e la nostra amicizia è durata anni, li consideravo una famiglia – ha aggiunto – fino a quando mi sono reso conto che mi avevano portato via tutti i miei soldi, un milione e 650mila euro». A processo con l’accusa di truffa sono finiti i fratelli pratesi Alessio e Filippo Paoli oltre a un funzionario della banca Bcc di Vignole, Stefano Magnani. Gamberini e i fratelli Paoli, che all’epoca lavoravano nel settore tessile, si erano conosciuti nel 2006 quando il calciatore giocava nella Fiorentina.

La frequentazione - si legge sul sito online de La Nazione - era diventata assidua fino a quando Gamberini si era confidato con Filippo, raccontandogli di non essere soddisfatto della gestione dei suoi risparmi (un milione e mezzo) da parte della banca, come ha spiegato l’ex calciatore rispondendo per quasi due ore al pubblico ministero Laura Canovai. «Mi fruttavano lo 0,7% di interessi e i Paoli mi dissero che era poco». E’ qui che l’attività imprenditoriale di Gamberini si lega a quella dei fratelli. L’ex difensore sposta i soldi in un’altra banca e fa investimenti in due cooperative dei Paoli.  Il mondo crolla addosso a Gamberini nell’aprile 2012 quando viene chiamato dalla direzione della banca di Vignole: «Mi dissero che dovevano prendere il mio milione perché avevo firmato un pegno e una fideiussione a favore dei Paoli. Non me ne ero reso conto. Non dissi nulla sul momento, ero atterrito, me ne andai in silenzio. Mi vergognavo a chiedere aiuto anche ai miei familiari. Nei giorni successivi telefonai a Filippo che mi offrì una partecipazione nella società Sottotono sas, solo dopo scoprii che in quella società non c’era nulla. L’agriturismo a Carmignano non era di loro proprietà».

Secondo l’accusa, i fratelli Paoli con la collaborazione del funzionario di banca avevano fatto firmare a Gamberini una fideiussione da 650mila euro e un pegno da un milione a loro favore senza che se ne rendesse conto.  Solo due anni dopo Gamberini ha presentato denuncia alla Guardia di finanza. «La banca ha sospeso la fideiussione e abbiamo trovato una transazione di 270mila euro sul milione. Mi trovavo in brutte acque e fui costretto ad accettare».