Attenti al Milik-bis: guai a pensare di poter rinunciare alla qualità di Ghoulam

(di Arturo MInervini) - Dagli errori si dovrebbe imparare, dovrebbero rappresentare un insegnamento per evitare di commetterne di simili in futuro. Spesso però la memoria cancella con il tempo e si rischia di ricadere nelle medesime tentazioni. Pensiamo a tutte la accuse mosse ad Arek Milik in questi mesi, alle teorie che lo descrivevano praticamente come un ex giocatore, dimenticando i tempi fisiologici che necessari per un suo ritorno al top della forma dopo il terribile doppio infortunio. Teorie puntualmente spazzate via dal polacco, che ora segna con regolarità impressionante e si avvicina a grandi falcate alle venti reti stagionali che tutti gli chiedevano. Ora, qualcosa di simile, sta accadendo con Faouzi Ghoulam, con qualcuno che sembra paventare la possibilità di una cessione dell’algerino. Anche in questo caso, bisognerebbe usare tanta prudenza per evitare un caso ‘Milik-Bis’. 

Ne è passato di tempo da quel 1 novembre 2017 maledetto, quel dolore improvviso durante la sfida in Champions con il City e da quel secondo infortunio alla rotula che rievoca infiniti istanti cristallizzati in un cuore che era in cerca il riscatto. Un riscatto arrivato l’8 dicembre scorso, con i 90 minuti giocati col Frosinone impreziositi da due assist per l’algerino. Sembrava la chiusura del cerchio, il lieto fine di una favola che aveva vissuto attimi drammatici. 

I calciatori, però, non sono automi. Il loro corpo, seppur allenatissimo, non può sfuggire a certe regole della natura. Dopo il grande ritorno ed altre buone gare, Faouzi ha accusato un calo che è molto frequente dopo un periodo così lungo di inattività. Una flessione evidente in qualche match, soprattutto nella trasferta col Sassuolo, ma che non ha impedito a Ghoulam di mettere la sua qualità al servizio della squadra. È di oggi la notizia del suo arrivo ad Anversa, per eseguire un lavoro specifico in una struttura specializzata per migliorare la sua condizione. 

Il prossimo anno il vero Ghoulam. La fretta in questi casi è sempre la peggiore consigliera. Non bisogna dimenticare cosa era diventato Faouzi prima di quell’infortunio. Non bisogna commettere l’errore di pensare che non possa tornare su quei livelli, parlando di un ragazzo che il 1 febbraio ha compiuto appena 28 anni. Nell’idea di calcio di Carlo Ancelotti, un esterno difensivo come l’algerino è tra più indicati in Europa, quindi pensare di poterne fare a meno sarebbe un errore probabilmente imperdonabile.