Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / napoli / Brevi
"Così ho fatto vincere lo scudetto al mio amico Diego", Sotomayor ricorda la "fatal Verona"TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
domenica 17 dicembre 2017, 04:00Brevi
di Redazione Tutto Napoli.net
per Tuttonapoli.net

"Così ho fatto vincere lo scudetto al mio amico Diego", Sotomayor ricorda la "fatal Verona"

Ha parlato alla Gazzetta dello Sport

Victor Hugo Sotomayor è un nome che ancora fa sorridere i napoletani e piangere i milanisti. La "fatal Verona", quella del 22 aprile 1990, che diede lo scudetto al Napoli, cominciò con un suo gol. Alla Gazzetta dello Sport, Sotomayor ricorda quella giornata: "Chi se lo scorda quel gol. Noi sul filo della retrocessione, il Milan a un passo dallo scudetto. Soltanto vincendo avremmo avuto ancora delle speranze. E loro, invece, erano i campioni del mondo. Una macchina da guerra con Sacchi al comando. Il Milan andò in vantaggio con Simone, oi Pierino Fanna, il capitano, batte un calcio d’angolo. Una traiettoria formidabile, di quelle che soltanto lui poteva imprimere al pallone. Salgo di testa. Colpisco ed è una fucilata. Gol. Il Bentegodi scoppia.

Sacchi era già stato allontanato per proteste. Di lì in avanti successe di tutto. Fu espulso Rijkaard. Van Basten si tolse la maglia e pure lui venne cacciato. Negli ultimi minuti Davide Pellegrini segnò il 2-1. Costacurta s’infuriò con il guardalinee: altra espulsione. Vincemmo noi. Una locura, una pazzia. Se la presero con l’arbitro, Lo Bello, ma la verità è che erano stanchi. Al mercoledì avevano giocato la semifinale di ritorno di Coppa dei Campioni con il Bayern, passando il turno ai supplementari. In più erano nervosi, perché sapevano che al minimo errore il Napoli li avrebbe sorpassati. Fu così, e lo scudetto lo vinse il mio amico Diego Maradona".