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Il punto di Del Genio a TN: "Napoli quasi perfetto, Gattuso ha un grande merito: ecco perché ha cambiato modulo. Ad oggi Juve inferiore, meglio per loro non aver giocato. Il segreto di Lozano è tecnico-tattico, Baka ciò che mancava"
martedì 20 ottobre 2020, 07:35Copertina
di Pierpaolo Matrone
per Tuttonapoli.net

Il punto di Del Genio a TN: "Napoli quasi perfetto, Gattuso ha un grande merito: ecco perché ha cambiato modulo. Ad oggi Juve inferiore, meglio per loro non aver giocato. Il segreto di Lozano è tecnico-tattico, Baka ciò che mancava"

E' così che si apre l'intervento di Paolo Del Genio, giornalista di Tele A e Radio Kiss Kiss Napoli, tramite le colonne di Tuttonapoli.net

"Con l'Atalanta il Napoli è andato vicino alla perfezione, nel primo tempo tutto è riuscito bene". E' così che si apre l'intervento di Paolo Del Genio, giornalista di Tele A e Radio Kiss Kiss Napoli, tramite le colonne di Tuttonapoli.net, facendo il punto della situazione dopo il roboante successo del Napoli sull'Atalanta: "In fase di non possesso c'era un'aggressività incredibile e un'occupazione degli spazi perfetta, in fase di possesso il pallone circolava veloce e soprattutto con molte linee di passaggio verticali, con cui si arrivava subito alle soluzioni sugli esterni o centrali con Mertens sulla trequarti e Osimhen più avanti. Il Napoli ha dimostrato di avere una serie di soluzioni contro le quali l'Atalanta non ha trovato modi per disinnescarle".

Il Napoli surclassa l'Atalanta, dopo Genoa e Parma: 12 gol fatti, uno solo subito e tre grandi prestazioni. Grandi meriti vanno senz'altro a Gattuso. "Al di là di questo match con l'Atalanta preparato molto bene, quest'anno Gattuso è stato bravo a capire immediatamente che era il momento di cambiare. Sono cambiati gli attaccanti, perché oltre a Osimhen c'è anche un nuovo Lozano. Parlo di 'nuovo' anche per Lozano perché l'anno scorso giocava poco, anche con Gattuso pochissimo. Con questi due attaccanti la soluzione migliore è quella che si sta attuando adesso: il 4-2-3-1 e l'idea di gioco di andare subito in verticale per premiare la velocità di entrambi e la potenza di Osimhen".

La gara con l'Atalanta è stata quella dell'esordio in maglia azzurro di Bakayoko: come valuti la sua prova? "L'ho visto bene. Non giocava da tanto, ma ha dimostrato di saper tenere la posizione e di essere capace di non perdere mai il pallone in mezzo al campo, neanche contro una squadra maestra nel rubar palla coi raddoppi come l'Atalanta. E' sempre riuscito a tenersi la palla e a guadagnare la punizione. E' un calciatore d'esperienza, fisicità, anche di discreta tecnica. Era proprio il giocatore che mancava al Napoli".

Si farà fatica a toglierlo, specie nei big match, visto che il modulo con quattro attaccanti ha bisogno di uno come lui: può rischiare uno tra Fabian e Zielinski? "Nei big match ci saranno delle scelte abbastanza precise. Per il resto invece credo che con l'alternanza non ci saranno problemi perché ora si comincerà a giocare ogni quattro giorni e ci sarà spazio per tutti. Certo, poi quando arriveranno le grandi sfide vedremo le scelte di Gattuso. Al momento mi pare preferire la soluzione con Bakayoko e uno tra Fabian e Zielinski, più quattro attaccanti veri che si sacrificano in fase di non possesso".

L'uomo-simbolo di quest'avvio di stagione è sicuramente Lozano: secondo te qual'è stato il segreto di questa rinascita? "Oltre tutte le valutazioni di carattere psicologico, dal punto di vista tecnico-tattico le caratteristiche di Lozano sono talmente chiare e molto lontane da un calcio di palleggio. Con il 4-3-3 l'esterno deve venire incontro, prendere il pallone, giocare all'indietro, chiedere l'uno-due al compagno... Sono caratteristiche che non appartengono al messicano. In quel tipo di situazione rischiava spesso di perdere palla e diventava negativo per la squadra. Quest'anno invece viene premiata la sua velocità, la sua intraprendenza. Può puntare subito la porta appena ha il pallone tra i piedi. Quando non ce l'ha si fa trovare immediatamente a riempire l'area, aiutando la punta. Il primo gol, su assist di Di Lorenzo, ne è la chiara fotografia. L'anno scorso su quel cross non sarebbe arrivato il gol perché ci sarebbe stato un solo attaccante, il portiere l'avrebbe toccata e nessun altro avrebbe seguito per correggere in rete come ha fatto Lozano".

A guardare questo Napoli cresce il rimpianto per non aver potuto disputare la partita con la Juventus? "Quella pre-Juve è stata una settimana particolare. Si veniva dal match con il Genoa ed è inutile spiegare perché quella settimana fosse dunque particolare. Aver giocato con il Genoa era un evento particolare che meritava una distinzione da tutte le altre valutazioni, era tutto molto semplice e la gara andava rinviata. Il fatto di non essersi potuti presentare a Torino è una cosa negativa per il Napoli in questo momento della stagione. Il più grande tifoso della Juventus non può che ammettere che in questo momento - e sottolineo in questo momento - il Napoli propone un gioco migliore. E' troppo evidente. Onestamente in questo momento c'è una bella differenza a vantaggio del Napoli sulla Juventus. Però i bianconeri sono dei maghi, degli illusionisti: giocando male, non riuscendo a fare gol, non riuscendo a vincere le partite, riescono ad essere a pari punti con il Napoli".