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tmw / napoli / Le Interviste
Criscitiello: "ADL si mangia le mani per aver buttato la prima parte di stagione con Ancelotti"TUTTO mercato WEB
lunedì 27 luglio 2020, 16:00Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net
per Tuttonapoli.net

Criscitiello: "ADL si mangia le mani per aver buttato la prima parte di stagione con Ancelotti"

Nel suo editoriale per TMW, il direttore Michele Criscitiello scrive

Nel suo editoriale per TMW, il direttore Michele Criscitiello scrive: "Far passare in secondo piano il primo scudetto di Sarri in carriera sarebbe ingeneroso. E’ il coronamento di una grande ascesa, certificata già dal cambio di vita con botte di milioni di euro sul conto corrente. Sarri, però, è quello che ce l’ha fatta ed è per questo che gode di molta simpatia. Forse, da Napoli in poi, un po' si è imborghesito ma non lo sappiamo perché giudicare è troppo facile senza conoscere le persone. Sicuramente il toscanaccio antipatico agli snob ha ragione su un punto: tutti dicono che non ho vinto nulla ma nelle categorie minori ho vinto tutto. E vincere, su quei campi, non è assolutamente roba da poco. Anzi. Negli ultimi 12 mesi, il Signor nessuno ha vinto una Europa League a Londra e uno scudetto a Torino. Sarri era stato preso per lo spettacolo perché a vincere erano già abituati alla Juventus. Rimproveravano a questa squadra che vincesse senza giocare bene. Mancavano caviale e champagne. Sarri ha portato, di fatto, le stesse pietanze dell’altro chef toscano, Allegri. La vittoria. In alcuni casi, però, con pasta scotta e insipida. Sarri come Allegri: vince ma non illumina; almeno al primo anno. Adesso c’è la Champions League che potrebbe far cambiare opinione e ragionamenti sul primo anno in bianconero dell’ex “core de Napoli”. Ha ragione Sarri quando dice che questo è stato il campionato più difficile di sempre. Non per le antagoniste, non a livello tattico, ma sicuramente è stato complicato a livello fisico ed organizzativo e in questi casi il rischio sorpresa è sempre dietro l’angolo. Siamo tutti d’accordo che non è stata fatta la squadra in base alle caratteristiche dell’allenatore e siamo d’accordo anche che quest’anno la Juventus non ha divertito. Troppe sconfitte, troppe rimonte, troppi gol presi, poco spettacolo e soprattutto due coppe perse con squadre inferiori (sulla carta) come Lazio e Napoli. Mettere in discussione l’allenatore è roba folle. Lo fa la critica, naturalmente, non la società.

Stesso discorso vale per Antonio Conte. Il tecnico dell’Inter dice cose giuste (e meno giuste), ma fa bene a rimarcare che spesso sono critiche distruttive che accompagnano i ragionamenti sull’Inter. Qui, però, arriviamo ai complimenti. Conte non ha assolutamente fallito al primo anno di Inter. Conte ha deluso perché in lui, stampa e tifosi, vedono il mago che lo stesso Conte dice di non essere. Arriva Conte e porta punti e coppe. I trofei al primo colpo. Questi sono attestati di stima indiretti più che critiche. In campionato ha perso troppi punti, certo, ma quello che doveva fare l’Inter l’ha fatto. Su questo tema Conte ha ragione. Ha torto, e tanto, quando non rimarca che in estate e in inverno gli sono stati presi calciatori forti. Oggi pretende di fare lui il mercato, però, nelle grandi società il mercato lo fanno i dirigenti e non gli allenatori. Conte ha fallito, fuori dalla serie A. In Champions è stato un flop, la Coppa Italia è stata un flop ed è per questo che l’Europa League bisognerà provare a vincerla. Il futuro è roseo ma l’allenatore leccese deve evitare di farsi terra bruciata intorno. Ha bisogno dell’appoggio di tutti per riportare l’Inter dove meriterebbe. Se Lukaku ha spaccato quest’anno, però, il merito è di Don Antonio. Lui l’ha voluto e lui l’ha fatto rendere al 100%. Pessima la gestione di Esposito, ottimo il rilancio sul finale di Sanchez. Siccome non ci interessano solo le grandi, se la Roma resta un punto di domanda, la Lazio merita applausi e De Laurentiis si mangia le mani per aver buttato la prima parte di stagione con Ancelotti, in basso alla classifica è arrivato il momento dei giudizi finali".