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tmw / napoli / Le Interviste
Ct Ungheria: "Szobszlai al Napoli? Credo che voglia rimanere al Lipsia"TUTTO mercato WEB
© foto di Uefa/Image Sport
mercoledì 4 maggio 2022, 22:40Le Interviste
di Antonio Noto
per Tuttonapoli.net

Ct Ungheria: "Szobszlai al Napoli? Credo che voglia rimanere al Lipsia"

"Io credo che lui voglia conquistarsi un posto di rilievo nel Lipsia".

A '1 Football Club' su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Rossi, CT dell’Ungheria. 

Cosa manca al calcio italiano rispetto alle realtà europee? “Difficile dirlo in poco tempo e in due parole. Negli ultimi anni le squadre italiane non sono riuscite ad arrivare nelle fasi finali delle massime competizioni europee, ma qui intervengono molti aspetti: uno è il fatto che il campionato italiano attrae meno di quello inglese e quello spagnolo. Le squadre italiane comunque competono ad alti livelli, ma bisogna avere la consapevolezza che non si può essere sempre i migliori. Attualmente l’orizzonte è un po’ cambiato rispetto agli anni 90 e all’inizio degli anni 2000. Importante è anche l’aspetto economico, visto che gli sponsor esteri sono molto potenti e pagano bene. Altro aspetto è l’ambiente, che in questo momento è più competitivo rispetto al nostro, ma le squadre italiane comunque competono ad alti livelli.

Su Szobszlai: “Dominik ha grandi qualità. Ultimamente si sta impegnando a migliorare anche la fase di non possesso. Lui a Napoli? Questo non posso dirlo, con i ragazzi non parlo di mercato. Io credo che lui voglia conquistarsi un posto di rilievo nel Lipsia, e sono convinto che al momento voglia rimanere lì per giocarsi le sue chances.

Come l’Italia potrà ripartire dopo il fallimento mondiale: “L’Italia ha pagato, secondo me, una sorta di fisiologico appagamento dal punto di vista fisico e psicologico dalla vittoria dell’Europeo, ma questo è un aspetto che non spiega totalmente la questione. L’Italia è stata particolarmente sfortunata ai gironi, ed ha pagato un dazio che non meritava di pagare. Gli azzurri avrebbero meritato di andare ai mondiali e tutti gli episodi gli sono andati contro. Questo fallimento non dipende dal valore del calcio Italiano. Mancini ha vinto ed ha ha fatto bene a rimanere, serve solidità e coesione in questo momento.

Sui talenti ungheresi: "Effettivamente qui in Ungheria l’orizzonte non è roseo. Perché i giovani che abbiamo giocano pochissimo, quindi se dovessi fare una previsione sul prossimo Szoboszlai mi diventerebbe troppo difficile dare dei nomi.

Su Spalletti: “Bisogna sempre valutare la fonte delle critiche. Io dico che quando uno è tifoso non è imparziale, e ragiona sul sentimento e sull’istinto, ed è difficile che i tifosi possano essere razionali, e porto l’esempio di Ancelotti. A Napoli in molti lo hanno dipinto come non cosi bravo, eppure Carlo ha fatto delle cose incredibili in carriera. Nel calcio non c’è memoria, e anche quello che di buono si è fatto tende ad essere dimenticato. Napoli è una piazza molto calda ed entusiasta, e non è semplice mantenere equilibrio. Io da osservatore esterno dico che pur con degli errori ha fatto un grande lavoro dal mio punto di vista.