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LIVE TMW - Italia, Biraghi: "Chiesa? Noi non parliamo di calciomercato"TUTTO mercato WEB
mercoledì 20 marzo 2019, 14:18Serie A
di Andrea Losapio
fonte Dall'inviato a Coverciano

LIVE TMW - Italia, Biraghi: "Chiesa? Noi non parliamo di calciomercato"

Fine della conferenza stampa.

Sullo spessore internazionale. "Ti posso parlare delle convocazioni dove c'ero io, prima la vedevo da fuori, come voi. Adesso noi siamo una squadra giovane, con un buon mix di esperienza. C'è chi trascina i ragazzi giovani a indirizzarli. Nelle partite dove c'ero io non si è visto questo divario fra noi e le altre, anzi, pensiamo di aver fatto delle gare importanti dove la diffeenza si vedeva per gli altri. Dobbiamo proseguire questo percorso, credo sia l'allenatore ideale".

Sulla messa per Astori. "È stato un modo per ricordarlo, niente di più".

Sulla preparazione. "È uguale alle precedenti, per noi non ci sono amichevoli. Quando indossiamo la maglia dell'Italia sono sempre finali. Poi è normale che in queste partite si fa sul serio, ci devono permettere di arrivare a Euro2020, sulla carta sono maggiormente importanti".

Su Chiesa. "Non sta passando nessun periodo, sta giocando, ha avuto qualche problemino al pube quando è uscito contro la Lazio. Sta convivendo con il dolore, per noi giocatori è una cosa normale. Penso che nessuno si alleni senza un minimo dolorino. Poi c'è lo staff medico, molto qualificato. Il mercato apre a marzo, noi giocatori finché non c'è il mercato... dobbiamo sistemare una situazione di classifica che non va bene. Secondo voi pensate al calciomercato?".

Sulla Finlandia. "È una squadra nordica, rognosa, storicamente abbiamo fatto fatica. Dobbiamo continuare il nostro percorso di crescita, cercheremo di fare risultato perché partire con il piede giusto è fondamentale".

Su Udine. "È normale che quando senti la parola Udine pensi a quello. Purtroppo è una città di un ricordo negativo, per me e i miei compagni. La vita va avanti, è importante ricordare Davide solamente riuscendo a continuare il percorso che aveva iniziato lui. Ma non calcistico, di vita, perché la vicenda mi ha fatto crescere molto".

Sugli ultimi due anni. "Ripensando a quando ero a Pescara ero in un altro tipo di situazione, inferiore a quella di ora. Ci ho sempre creduto, nei momenti di difficoltà soprattutto, quando rimani un po' più da solo. Nessuno ti sta vicino, poi serve anche un po' di fortuna, io sono riuscito ad arrivare alla Fiorentina quando stava iniziando un ciclo di rifondazione. Non c'era molto in giro come terzini sinistri, sono anche stato fortunato. C'è stata anche la bravura di lavorare sotto l'aspetto mentale e quello tecnico tattico".

Sulla Fiorentina. "Adesso che sono in Nazionale penso solo a questo, quando sono a Firenze solo al viola. È importante vivere e distinguere le due cose. Poi è un momento particolare, non il migliore che stiamo passando da questi ultimi due anni. Dobbiamo tirarci fuori, ma pensiamo solo al campo, non ad altre questioni che possono minare la tranquillità".


Sulla concorrenza con Spinazzola. "Più concorrenza c'è, meglio è. Così il rendimento si alza, tutti rappresentiamo una Nazione e abbiamo tutti un obiettivo. Più che concorrenza è un modo di giocare meglio. Adesso siamo qui noi due, l'altra volta c'era Emerson, poi Criscito o D'Ambrosio. È un bene per l'Italia".

Sul calcio femminile. "Noi lo seguiamo molto, come Fiorentina, soprattutto le nostre. A Firenze è veramente sentito, queste ragazze fanno uno sport che sta avendo riconoscimento. Tifiamo in generale per il movimento femminile, bellissimo che giochino allo Juventus Stadium, speriamo ci sia tanta gente".

Su Mancini. "Penso che il mister sia stato bravo ad adattare tutte le caratteristiche dei giocatori, costruendo a tre e alzando il terzino sinistro. Per me così va bene, le mie caratteristiche sono in risalto, ma penso sia congeniale per tutta la squadra. Ci sono state vittorie e prestazioni importanti, a Milano abbiamo messo sotto il Portogallo. È un modo di giocare che rispecchia come l'undici riesce a costruire e difendersi, perché aggredire è un punto fondamentale del nostro gioco".

Sulla fase difensiva. "È un aspetto che devo migliorare, tutti i giorni lavoro per questo. Ogni giocatore ha delle caratteristiche, ci sono lati positivi e lati negativi. Si possono limare ma poi è difficile che possano diventare punti di forza. Cerco di migliorare perché a questi livelli bisogna essere giocatori completi, magari negli ultimi due anni la gente mi conosce di più, ma so che progressi ho fatto. Ritengo di aver fatto un buon lavoro".

Sui cori dei tifosi della Fiorentina. "Questi comportamenti, non parlo solo di quelli di Cagliari ma anche a quelli razzisti, nel 2019 non si possono più accettare. Macchiano uno sport bellissimo, seguito da tanti bambini. Quello che devono pensare queste pensare sia che danno un cattivo esempio ai giovani, loro sono la nostra nuova generazione. Il diritto di parola alle volte crea problemi, queste cose sono inaccettabili. Sono una macchia ma una piccola parte dei tifosi, bisogna riconoscere i lati positivi, i tifosi che incitano la propria squadra".

Sul ruolo di Maldini e Cabrini. "Già indossare la maglia della Nazionale è un onore, è una cosa stupenda. L'hanno indossata grandi campioni, devo solo imparare e prendere qualcosa di loro, ma è difficile arrivare a quei livelli. Sono leggende del calcio italiano e mondiale".

Sul gol alla Polonia. "È stato importante per la squadra, che è quello che conta. Poi c'è la gioia personale, è importante vincerla, quella partita, al di là del gol arrivato così, alla fine. Il risultato giusto era la vittoria, poi a livello personale... non faccio molti gol, farne uno così è stato ancora più emozionante".

È prevista alle 14 la conferenza stampa odierna di Cristiano Biraghi, terzino dell'Italia di Roberto Mancini, a Coverciano.