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Radu e la Lazio, una storia che non doveva finire cosìTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
mercoledì 19 giugno 2019, 09:00Serie A
di Riccardo Caponetti

Radu e la Lazio, una storia che non doveva finire così

Un fulmine a ciel sereno. L’addio - ormai quasi certo - di Radu alla Lazio ha squarciato il cielo della Capitale, tornato sereno dopo i temporali di Inzaghi e Tare. È passato inosservato e sotto traccia a livello nazionale, mediatamente coperto da un altro addio romano, dell’altra sponda del Tevere. Quello di Francesco Totti, chiaramente. Sarebbe sbagliato paragonarli e non intendiamo farlo. Ma la cronaca di questi giorni ci impone di raccontare di quest’altro divorzio tanto inatteso quanto sorprendente. Dal rinnovo di inizio novembre (fino al 2021) con la possibilità di diventare dirigente all’uscire di scena da Formello. Il motivo è chiaro: Radu non avrebbe preso bene il piano della società di cambiare le gerarchie in difesa. Avrebbe voluto e sperato in un trattamento diverso. La dirigenza, dal canto suo, tutela i propri interessi: crede che per fare il salto di qualità servirà acquistare almeno due pedine di livello. Due titolari da affiancare ad Acerbi. Per questo, in caso di offerta, non avrebbe problemi a liberarlo a zero (ci sono Napoli e Parma su di lui).

Capire da che lato penda la bilancia è complicato, le responsabilità sono un po’ di entrambi.

Sta di fatto che dopo 12 stagioni in piena sintonia e armonia il rapporto si è incrinato. Nessuno avrebbe voluto finisse così, soprattutto i tifosi. Radu ormai era diventato un punto di riferimento. Sempre il primo a farsi sentire in campo, a cantare e festeggiare sotto la Curva dopo le vittorie. Gli anni passano per tutti, anche per il rumeno 32enne, arrivato nella Capitale all’età di 22 anni. Un cambio generazionale era necessario, ma dal giocarsi una maglia da titolare a salutare tutti, tanto ne passa. Avrebbe ancora fatto ancora comodo: mancino, duttile in più ruoli dietro e con tanta esperienza. Lo sa Inzaghi, rammaricato dallo strappo. Se dal mercato non arriveranno profili all’altezza, questo sarebbe un autogol clamoroso da parte della società. In caso contrario, rimarrebbe l’amarezza di un divorzio amaro. Radu, la Lazio e i tifosi: la storia avrebbe meritato un finale più dolce. Se poi una delle due parti farà un passo indietro, allora si riaprirà il sipario: al momento però i titoli di coda sono già pronti.